Luciano Moggi «esercitava un ruolo preminente sugli altri sodali» coinvolti in Calciopoli in virtù anche «di una spregiudicatezza non comune». Lo scrivono i giudici della sentenza d’appello del processo a Calciopoli. Un passaggio è dedicato anche alle incursioni di Moggi negli spogliatoi dei direttori di gara. In appello Moggi è stato condannato a due anni e 4 mesi.
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