L’ultimo sms l’ex Bari, ora Atalanta, Andrea Masiello l’ha ricevuto solo un mese prima di correre, da indagato, in procura a Cremona per raccontare quel che sapeva del Calcioscommesse. L’infermiere barese, sorta di «factotum» del Bari, Angelo Iacovelli, ora in carcere con il portiere del Piacenza Mario Cassano, gli chiedeva aiuto per risolvere suoi problemi fisici ed economici. Di ben altro tenore, e ai limiti dell’estorsione, secondo il gip Guido Salvini che ha ordinato gli arresti, gli sms che, appena trasferito all’Atalanta, Masiello riceveva dall’infermiere barese che lo inseguiva anche a Bergamo con proposte indecenti per indurlo a combinare le gare: «Il mondo è piccolo e Angelino arriva da tutte le parti».
Iacovelli fece proposte per Bari-Roma. «Iacovelli mi disse che qualora avessi accettato c’era pronta per me in auto una valigetta con i soldi», spiega Masiello al procuratore di Martino. Proposta rifiutata. L’infermiere torna alla carica per la Samp. «Mi chiese se c’era la possibilità di perdere la partita con la Samp. Dopo pochi attimi, sorpreso, gli espressi un netto rifiuto».
Masiello ebbe un momentaneo cedimento per Palermo-Bari. «La proposta fatta da Iacovelli fu quella di perdere la partita con il Palermo con 2 gol di scarto». All’inizio un altro rifiuto dopo averne parlato con alcuni compagni: «Iacovelli mi consegnò 35mila euro. Entrai in una specie di stato confusionale – ricorda Masiello – ero in grave imbarazzo e difficoltà. Per il momento presi i soldi, tornai a casa e li nascosi. Passò mezz’ora e Iacovelli mi portò a casa una busta con ulteriori 35mila dicendo qualcosa come ”tienili che c’è possibilità di farla”. Mi disse che la medesima somma, e cioè 70mila ciascuno – e quindi 280mila complessivi – li avevano ricevuti Rossi, Bentivoglio e Parisi. Io non avevo alcuna intenzione di tenere quel denaro». Poi giocò come doveva e restituì i soldi. Allora interruppe i contatti e andò all’Atalanta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
