In attesa delle sentenze sul processo d’appello al calcioscommesse, la Procura federale stringe i tempi per un nuovo procedimento: dopo Antonio Conte oggi ha convocato anche Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia. Lo juventino e l’interista, che sono stati compagni di squadra al Bari, saranno ascoltati il 15 luglio. Prima di loro, il 9, sarà sentito Andrea Masiello sempre in base al filone di Bari, in aggiunta alle inchieste della procure dei Cremona e Napoli.
L’inserimento di Bonucci è la grande novità di oggi. Il nome dell’azzurro era tra gli indagati della procura di Cremona, ma non avendo ricevuto alcun avviso di garanzia era potuto partire per giocare gli Europei. Cosa che invece non è stato permesso a Domenico Criscito, che non fu convocato da Prandelli dopo l’avviso di garanzia. Ma a parte Bonucci e Ranocchia «il» vero processo alla Serie A che potrebbe coinvolgere anche qualche presidente della massima serie e persino un arbitro: Roberto Bagalini, della sezione di Fermo. L’ex fischietto è citato sia dal pentito Carlo Gervasoni sia da Massimo Erodiani: il primo racconta che Bagalini fu avvicinato dagli Zingari per sondare la sua disponibilità a combinare incontri; il secondo, invece, informa i federali che poco prima della partita tra Pescara e Albinoleffe parlò con il dirigente Parlato di una sicura vittoria dei biancazzurri, tirando in ballo anche l’arbitro: Bagalini. A riguardo sarà sentito anche il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani (l’11 luglio). Il suo nome è fatto sia da Erodiani che da Lucchesi, sino al 2011 direttore generale della squadra abruzzese, neo promossa in A.
Due giorni dopo toccherà a Massimo Mezzaroma, del Siena. Il patron dei toscani dovrà difendersi dalle parole di Gervasoni che de relato (ne sarebbe venuto a conoscenza tramite Gegic e un suo amico del Kazakistan) ha saputo che il dirigente avrebbe pagato due giocatori del Modena per convincerli ad organizzare un risultato utile al Siena. Mezzaroma e il suo ex allenatore Antonio Conte (sarà ascoltato anche lui il 13), dovranno smontare anche le accuse del loro ex calciatore Filippo Carobbio che ha raccontato ai pm di Cremona e in Procura Figc di altre presunte combine della stagione di B 2010/2011. E, in almeno due casi (Albinoleffe e Novara), Conte ne sarebbe stato a conoscenza (affermazioni smentite dall’ex giocatore senese Ferdinando Coppola, convocato l’11 luglio). Sotto la lente degli inquirenti ci sarebbe anche la partita con il Piacenza. Il Siena rischia grosso.
Come rischia anche il Grosseto di Piero Camilli (in Procura il 13 luglio). Un ex come Marco Turati dinanzi al gip di Cremona ha ammesso la combine di Salernitana – Grosseto: «Il nostro presidente Camilli, in pratica l’aveva comprata». La morsa della giustizia sportiva si stringe anche grazie agli atti trasmetti dalle Procure di Bari e Napoli. Martedì negli uffici federali è stato ascoltato il portiere del Napoli Morgan De Sanctis che ha sottolineato la regolarità di tutti i match della squadra campana, compresa Sampdoria-Napoli del maggio 2010. Partita che provò a sistemare l’ex compagno, Matteo Gianello. Venerdì il pool di Palazzi si aspetta che il calciatore confermi quanto dichiarato a Napoli: «Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e Grava – le sue parole – che diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa». Il capitano partenopeo e Grava replicheranno a Gianello nella stessa giornata, quando sono previsti anche gli interrogatori del tecnico Walter Mazzarri e dell’ex Giuseppe Mascara.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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