Le parole di Manganelli agitano il calcio. Ma vediamo gli altri filoni di indagine. Negli uffici della procura federale si è svolto un vertice tra il procuratore Stefano Palazzi e i suoi collaboratori. La Procura sarebbe orientata a dividere il filone partenopeo, nato dalle dichiarazioni dell’ex portiere del Napoli, Matteo Gianello, che aveva ammesso di aver tentato di combinare la partita Napoli-Sampdoria (del maggio 2010) cercando di coinvolgere alcuni ex compagni come Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. L’inchiesta della Procura partenopea è archiviata da tempo, i federali quindi non riceveranno altro materiale: da qui la probabile decisione di far scattare i deferimenti entro fine mese (o in tempi brevi), dividendo il filone campano da quello cremonese, che vedrebbe coinvolti per responsabilità oggettiva club come Lazio e Genoa. Tranche di un’inchiesta su cui la Procura di Cremona, invece, sta ancora lavorando.
A Cremona le novità sono attese soprattutto dall’arrivo in Italia da Almir Gegic, ritenuto al vertice del gruppo di scommettitori degli zingari, latitante.
Altra inchiesta a Bari, dove ex giocatori fuori rosa della società pugliese sono stati sentiti dai carabinieri come persone informate dei fatti su due nuove partite di serie B perse dai biancorossi: Bari-Treviso (10 maggio 2008, 0-1) e Salernitana-Bari (23 maggio 2009, 3-2). Tutto questo mentre a Bari l’inchiesta ha già visto dei patteggiamenti, su tutti quello di Andrea Masiello, che ha patteggiato la pena a 22 mesi ed è tra i principali indagati a Cremona mentre è stato sentito come persona informata sui fatti dai carabinieri pugliesi l’allenatore della Juventus Antonio Conte che a Cremona è invece indagato per associazione a delinquere e frode sportiva.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
