Parecchi giocatori del Bari legati a doppio filo al temibile gruppo degli scommettitori degli Zingari; uno di loro, Andrea Masiello (nella foto), ora all’Atalanta, che si presenta in procura a Cremona per fornire una versione reticente del suo coinvolgimento nelle partite truccate e di quello dei suoi ex compagni; un aiuto infermiere che idolatrava i suoi beniamini, che viveva in funzione del Bari ma il quale, una volta in carcere, decide di dire la sua verità sull’ambiente della squadra e ieri Angelo Icaovelli (nella foto) è stato scarcerato. Il Bari ha presentato una denuncia per truffa contro «i presunti responsabili dell’organizzazione che, dalle notizie diffuse dagli organi di informazione, avrebbe falsato alcune gare del campionato scorso», e si è costituita parte offesa «in caso di procedimento a carico dei tesserati che risultassero implicati». L’aiuto infermiere Angelo Iacovelli, ”tradito” da Masiello, che riteneva amico, parla non solo di almeno sei partite truccate ma anche di calciatori parte attiva nelle combine, tanto da far scrivere al gip di Cremona Guido Salvini che «consistente parte della squadra del Bari» aveva «sistematici rapporti» con il gruppo Zingari capeggiato da Amir Gegic. Masiello il 20 gennaio ha fornito una versione «reticente e giustificatorio» del suo coinvolgimento. Per il gip appare che Iacovelli sia stato utilizzato «per mettere in contatto telefonico, a seguito delle iniziative di Bellavista (ex capitano del Bari, ndr) e Carobbio, gli Zingari con i calciatori del Bari».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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