Carmen Marra, classe ’97, proviene dalla formazione “Esordienti”. Pedina fondamentale per entrambe le formazioni di cui ha fatto parte in due anni, è dotata di una grande corsa, di grande tecnica e tanto coraggio, per non parlare della grinta che ha in campo. Gioca come centrocampista, ma Carmen sarebbe una prima punta perfetta. La Carpisa Napoli Femminile è per lei una gioia incredibile. Anche se infortunata, la segue ovunque! E’ una…tartarughina DOC! (nella foto Fulvio Gais Resp. Settore giovanile)
Carmen, come ti sei avvicinata al mondo del calcio? “Sono nata in una famiglia in cui tutti sono fanatici del pallone, e lo seguo sin da piccolina. E’ una passione nata 14 anni fa proprio grazie ai miei genitori: basti pensare che il primo calcio al pallone l’ho dato all’età di due anni! Ho praticato per quattro anni nuoto e per tre anni pallavolo a scuola, ma la mia vera e unica passione è sempre stata il calcio”.
Come mai hai aspettato sette anni per iscriverti in una scuola calcio? “Come capita più volte nelle famiglie di noi ragazze, i miei genitori non erano molto d’accordo a farmi giocare. Sono stata mesi e mesi, se non anni e anni, provando a convincere mia madre e mio padre: alla fine mio padre ha ceduto, credo si fosse rassegnato; invece mia madre voleva continuare a farmi nuotare. Ho provato in tutti modi a farle capire che volevo giocare a calcio, non volevo rimanere in una piscina a nuotare”!
Per esempio? Raccontami un episodio in particolare. “Ti confesso una cosa: con i miei genitori non sempre mi sono comportata in modo adeguato. Ricordo che andavo in piscina quattro volte alla settimana: una volta su quattro andavo lì normalmente a fare lezione; le altre tre volte non andavo in piscina, ma andavo a giocare a calcio con i miei amici, per strada. A casa nessuno lo sapeva perché prima di scendere preparavo il borsone, mi vestivo come se dovessi andare in piscina, e alla fine incontravo i miei amici”.
E così facendo i tuoi genitori hanno capito quale fosse la tua vera passione? “Si. Mi hanno iscritta all’età di 11 anni nella Mariano Keller, squadra maschile. Ero l’unica ragazza, spesso ero imbarazzata e non è che mi sentissi tanto a mio agio, sinceramente. L’organizzazione non era un granché, avevo il problema con gli spogliatoi, dividendoli con i ragazzi… Ho giocato anche con il Posillipo, sempre squadra maschile. Poi, un giorno, mi dissero che non potevo più giocare in una squadra maschile. La squadra allora contattò Fulvio Gais, il responsabile del settore giovanile della Carpisa Napoli Femminile, squadra di cui faccio parte dal 2010. Ho cominciato nella categoria “Esordienti”, quest’anno sono passata in quella “Giovanissime”. Mi sono da subito trovata benissimo con le ragazze, siamo un gruppo eccezionale: mi hanno fatto sentire a mio agio, mi sono sempre divertita con loro… Tutto è più bello qui”!
Qual è il tuo miglior ricordo fino ad ora con la Carpisa Napoli Femminile? “Può sembrare strano poiché ho soltanto 14 anni ed ho da poco cominciato a giocare a calcio, ma posso dirti che ho vissuto già tanti bellissimi momenti, ed è difficile scegliere il migliore. Probabilmente è il weekend a Paestum, organizzato dalla società: abbiamo giocato delle amichevoli, siamo state sempre insieme, abbiamo imparato a conoscerci meglio tra di noi. Sono stati tre giorni bellissimi! Come già ti ho detto, tutti i momenti vissuti con la squadra sono stati fantastici. Solo quest’anno, purtroppo, sono stata sfortunata e non è stata l’annata che desideravo”.
Come mai? “Mi sono infortunata giocando l’ultima partita dell’andata del campionato, contro la Puteolana. Sentivo davvero un gran dolore, ma mai avrei immaginavo di dover operarmi! Sono quattro mesi che sono a riposo, da poco mi sono operata e fortunatamente ho tutta l’estate per riprendermi bene. Non vedo l’ora di tornare a settembre! E in questi quattro mesi avrai dovuto rinunciare a tantissime cose… Ero stata convocata per la Rappresentativa Campania, e non posso partire per Paestum, ho dovuto rinunciare a tutto il girone di ritorno del campionato della mia squadra, non ho potuto toccare un pallone… Devo ammettere che è stato un piacere enorme seguire tutte le categorie dagli spalti: certo, la voglia di giocare viene, ma non lascerò mai la mia squadra. Sabato seguirò la prima squadra anche ad Ostia per la finale di Coppa Italia contro il Brescia…non posso mancare”!
Chi è il tuo idolo calcistico? “Elisa Lecce, giocatrice della prima squadra della Carpisa Napoli Femminile. Mi ispiro molto al suo gioco, è una campionessa: fa parte anche della Nazionale Under 19! La prendo come esempio anche al di fuori dal campo, è una ragazza giovane, semplice, umile e socievole. Mi auguro di diventare come lei , in tutto e per tutto, anche per la maglia azzurra, ma intanto penso a lavorare, lavorare e lavorare per guadagnarmi un posto in Primavera”.
Fonte: napolicalciofemminile.it
La Redazione
P.S.
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