L’emergenza Coronavirus contagia Piazza Affari che, più pesante tra le principali Borse europee, archivia una delle sedute peggiori di sempre. L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell’11,17% a 18.475 punti, l’Ftse All share in ribasso del 10,75% a quota 20.105. Era dall’ottobre 2008, nel pieno della crisi scatenata dal fallimento di Lehman Brothers, che Milano e la altre borse europee non subivano un crollo paragonabile a quello di oggi. La paura del coronavirus ha fatto sprofondare l’indice Stoxx Europe 600, rappresentativo dei principali titoli del Vecchio Continente, del 7,4%, superando il calo del 7% segnato con la Brexit e avvicinandosi al -7,5% del 10 ottobre 2008.
Tra i titoli maggiori quotati a Piazza Affari, le vendite hanno colpito maggiormente i petroliferi, in scia al crollo del prezzo del greggio: Saipem e Tenaris hanno lasciato sul terreno entrambe il 21%, Eni un pesantissimo 20%.
In controtendenza il gruppo della raffinazione Saras. La società presieduta dall’ex numero uno dell’Inter, Massimo Moratti, ha segnato un aumento finale del 2,4%. Pirelli, sponsor dei nerazzurri, ha perso “solo” il 4,3% dopo aver comunicato di non avere al momento impatti sulle attività produttive.
Molto male anche le banche, complice anche il ritorno di fortissime tensioni sui titoli di Stato italiani: Mediobanca e Banco Bpm hanno ceduto il 14%, Unicredit oltre il 13%.
In forte calo anche i titoli del calcio a Piazza Affari.
La Juventus, dopo la vittoria sull’Inter nel big match giocato a porte chiuse domenica sera all’Allianz Stadium, ha chiuso la prima seduta della settimana con una flessione del 13,55% con il titolo che è arrivato a valere 0,702 euro. Per trovare il titolo bianconero più in basso bisogna tornare al 4 luglio 2018, nei giorni precedenti all’annuncio ufficiale dell’acquisto di Cristiano Ronaldo al Real Madrid (10 luglio 2018).
Proprio l’acquisto del fuoriclasse portoghese contribuì a portare il titolo della società bianconera fino al massimo di 1,54 euro toccato nel settembre del 2018 e superato il 15 aprile 2019 (1,57 euro) all’indomani della sfida di Champions League persa con l’Ajax per 1-2, che sancì l’eliminazione dei bianconeri dalla competizione. La Juventus, la cui capitalizzazione era arrivata a sfiorare i 2 miliardi di euro, agli attuali corsi di borsa vale poco meno di un miliardo.
In forte calo anche la Roma, nonostante le rassicurazioni di Pallotta a Friedkin in vista del closing per il passaggio di proprietà del club giallorosso. Le azioni della società capitolina hanno chiuso la seduta odierna con una flessione del 20,6% a 0,4605 euro. In calo del 16,76% anche la Lazio di Claudio Lotito, con il titolo biancocelesti che ha chiuso la seduta odierna a 1,232 euro.
Fonte: CalcioeFinanza.it
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