Ennesima batosta per il calcio campano e per le serie dilettantistiche: la gara valida per la Coppa Italia regionale Sarnese-Savoia in programma mercoledì sarà riservata solo ai tifosi residenti nella provincia di Salerno. Ciò significa che i supporters della squadra di Torre Annunziata non potranno recarsi a Sarno per vedere la propria squadra del cuore. E non è un caso isolato, in Serie D e nelle categorie dilettantistiche in generale ce ne sono a bizzeffe; per nominarne un paio basta vedere Puteolana-Pomigliano giocata sabato a porte chiuse e Casertana-Ischia, anch’essa in programma per mercoledì e valida per i trentaduesimi di Coppa Italia. Unico comune denominatore, il divieto di trasferta. Adesso sorge spontanea una riflessione, indubbiamente le partite sono ad alto rischio, le tifoserie spesso sono bollenti ed i derby sono l’occasione per creare risse e scompiglio. Ma così facendo, prefetti e questure si dichiarano sconfitti, dandola vinta a quei pochi facinorosi che non rispettano la legge. Oltre a quest’aspetto, un’altra questione importante sono le entrate che i biglietti garantiscono alle società. In un periodo di crisi per tutta l’Italia ed in particolare per il calcio e soprattutto per quello dilettantistico, con molte società che rischiano il tracollo finanziario, scegliere di chiudere i botteghini non è una decisione saggia. Molti club hanno un bisogno vitale di rimpinguare le casse, con la crisi che incombe e gli sponsor sempre più difficili da trovare. Non uccidiamo il calcio con le nostre mani…
Servizio a cura di Dario Gambardella
