Superato senza grandi drammi lo scoglio del 30 Giugno e della scadenza per le iscrizioni, emergono i problemi in alcune piazze che ancora devono risolvere i problemi societari. La situazione più drammatica è quella della Salernitana. Come si legge su “La Città di Salerno”, il sindaco De Luca ha optato per staccare la spina alla società granata. Ecco quanto dichiarato dal primo cittadino: “Il fallimento e la D sarebbero il purgatorio di un solo anno, per evitare che prosegua questo calvario”. Ha confessato d’aver maturato questa convinzione strada facendo. “Da tifoso e cittadino salernitano, dicevo: rilanciamo, un altro fallimento non è tollerabile. Insomma facevo prevalere un’opinione ottimistica. Persone con più esperienza calcistica, mi rispondevano: ammesso che ci sia un investitore, deve prendere 10 milioni di euro e li deve bruciare solo per pagare i debiti. E poi? I soldi per il progetto sportivo chi li caccia? Quando ha pagato, deve cominciare da zero il programma per la squadra. Più tempo passa, più aumenta la confusione, più mi convinco che l’alternativa estrema è forse l’unica strada percorribile”.
A Cava de’ Tirreni, invece, è guerra di comunicati; il sindaco Galdi venerdì ha invitato Spatola a farsi da parte, che, però, ieri ha risposto ribadendo il suo impegno per gli aquilotti.
A Pagani la situazione è meno burrascosa; regolarizzata l’iscrizione al campionato (come risulta dall’elenco delle societá “virtuose” diffuso ieri dalla Lega Pro), in casa Paganese si attende lo sviluppo della trattativa intavolata da alcune settimane dal consigliere provinciale Massimo D’Onofrio con il gruppo di costruttori romani.
Come si apprende sempre dalle pagine della “Città di Salerno”, ad Eboli l’iscrizione è in bilico. A meno di ulteriori lacune, l’unica mancanza accertata nel materiale consegnato all’ultimo minuto di giovedì in Lega dal patron Armando Cicalese e dal team manager Garofalo riguarda la fideiussione. Che, formalizzata solo nella tarda mattinata e non firmata dal direttore della banca, è stata sostituita con un attestato. Conseguenza, questa, del tardivo recupero dei 300mila euro necessari da parte di Cicalese, ritrovatosi alla vigilia della scadenza del 30 giugno senza i sostegni economici promessigli da vari imprenditori locali. Aiutato “da un importante uomo d’affari campano che non ha interesse a ricevere pubblicitá e che si è rivelato, ancora una volta, un amico”, il presidente biancazzurro ha potuto avviare la pratica bancaria, ma, sconfitto dal poco tempo disponibile, non è riuscito ad evitare l’intoppo. Che potrebbe costare all’Ebolitana un punto di penalizzazione, e, in caso di esito negativo delle ulteriori verifiche, anche l’esclusione dal prossimo campionato. Ricorsi e controricorsi permettendo, ovviamente.
La Redazione
C.T.
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