Cento gol tra i professionisti, una promozione ormai conquistata e tante ambizioni per il futuro. Emanuele Calaiò, attaccante del Siena, si gode il momento d’oro e ai microfoni di TuttoMercatoWeb parla della sua squadra. Ma c’è spazio per qualche ritorno al passato.
Calaiò, siete vicini alla serie A.
“C’è tanta armonia, ormai manca poco, solo un punto per la promozione matematica. Quindi ci siamo quasi. Finalmente. Dopo un anno di duro lavoro siamo contenti.
Ieri avremmo potuto conquistare la promozione, ma il Novara ce l’ha messa e tutta e abbiamo pareggiato. Non è stato così e quindi speriamo di festeggiare contro il Torino”.
Contro il Novara ha raggiunto il traguardo dei cento gol tra i professionisti. Quali sono quelli che ricorda con più piacere?
“I gol delle promozioni sono i più importanti. Ma anche quelli che ho fatto a Napoli, soprattutto contro il Lecce. Oppure la prima rete in serie A. Quando fai cento gol tra i professionisti è difficile dimenticarne qualcuno. Sono stati tutti importanti. Vuol dire che in questi anni qualcosa ho fatto”.
Qual è il suo prossimo obiettivo?
“Fare al più presto un punto per vincere il campionato, festeggiare con i compagni e i tifosi e arrivare a quindici gol anche se avevo detto di non guardare alla classifica cannonieri. Poi, per come giochiamo, siamo una squadra in cui fanno gol tutti. Non c’è un vero e proprio bomber, quindi sono contento di ciò che ho fatto, degli assist e dell’aiuto che sto dando alla squadra”.
Lei sta trascinando la squadra a suon di gol. Siena non sembra rimpiangere Maccarone che ha fallito a Palermo e alla Sampdoria non sta facendo bene.
“Massimo è sempre stato rimpianto perché per il Siena ha dato tanto. Ha ricevuto un’offerta importante dal Palermo e non ci ha pensato due volte ad accettare, perché una proposta del genere non si poteva rifiutare.
Io nonostante avessi delle richieste in serie A non ho voluto abbandonare la nave, perché credo in questa squadra, in questo progetto e manca poco per tornare nella massima serie. Sono contento di essere rimasto e di ciò che sto facendo.
Per quanto riguarda Maccarone, quando sei il simbolo di una piazza come Siena che ha sempre lottato per non retrocedere e sei il pupillo della squadra, se vai a Palermo o a Genova dove c’è tanta concorrenza puoi soffrire un po’ la pressione che ne deriva. In rosanero ci sono Pinilla, Miccoli, Pastore ed Hernandez e quindi tanta concorrenza. Poi Palermo è una piazza difficile dove ci sono tante pressioni, a differenza di Siena che è diversa rispetto alla piazza siciliana oppure a Napoli, Genova e così via”.
Il prossimo anno proverete a mantenere la categoria.
“L’obiettivo è cercare di rimanere in serie A con una tranquilla salvezza. Non so quale progetto ci sarà il prossimo anno, però sicuramente i tifosi ci tengono a restare in serie A e punteremo a rimanerci. Quest’anno abbiamo fatto un’impresa importante, ci siamo calati nella categoria grazie a mister, tifosi e società”.
Sarà una vetrina importante anche per Conte, che fin adesso in serie A ha deluso.
“A Bergamo ci sono stati tanti problemi, poi lì è stato poco e non ha potuto mettere in mostra il suo gioco. È un allenatore pronto, merita una grande chance per la passione che mette. Se sarà a Siena o da un’altra parte, per lui sarà comunque un anno importante”.
Che impressione ha tratto del Novara?
“A Novara non ci ha vinto nessuno, non è la squadra del girone d’andata però è comunque una formazione di livello. Siamo quindi contenti di aver portato a casa un punto”.
Da Novara arriverà a Palermo Pablo Gonzalez. Non si è mai posto una domanda del tipo ‘se va lui a Palermo perché non posso starci io?’?
“No, penso solo al bene della mia squadra. Gonzalez è giovane, si è fatto valere soprattutto nel girone d’andata e il Palermo ha fatto un acquisto importante. Lui farà al caso dei rosanero”.
Il Napoli ha disputato una stagione straordinaria. Se l’aspettava?
“Sinceramente si perché so quanto ha investito De Laurentiis. Lui aveva detto che in due-tre anni sarebbe arrivato in Champions League e sta per riuscirci. Per lo scudetto il Milan è superiore a tutti, ma sicuramente arrivare in Champions è un traguardo importante”.
Per Mazzarri sembrano suonare delle sirene bianconere, dalla Juventus.
“Vale lo stesso discorso che si fa per i giocatori: Mazzarri sta allenando in una delle piazze più belle in assoluto come è quella di Napoli, però se dovesse arrivare un’occasione importante, di andare ad allenare una Juventus, un’Inter o un Milan, io fossi in lui non ci penserei due volte. È un po’ come se mi chiamasse l’Inter. Come farei a dire di no?.
Quest’anno Mazzarri ha espresso il suo calcio e soprattutto il carattere. Dal campo la sua mano si vede”.
Secondo lei rimarrà a Napoli?
“Un euro lo punterei sulla sua permanenza. Di allenatori alla Juventus ne vengono accostati tanti. Secondo me, se Mazzarri non dovesse ricevere un’offerta eclatante, rimarrà a Napoli dove è adorato per quello che ha fatto e sta facendo”.
La Redazione
C.T.
Fonte: Tuttomercatoweb
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