Non era più il caso di insistere con Edu Vargas. Il brasiliano aveva avuto le chance per dimostrare di poter esprimersi nel calcio italiano ma tutte vanificate. Solo un lampo nel buio quella tripletta realizzata in Europa League contro gli svedesi dell’Aik Solna il 20 settembre. Così il Napoli si è messo alla ricerca di un altro attaccante che potesse offrire garanzie inmediate, non creasse problemi all’interno dello spogliatoio ed arrivasse con le motivazioni giuste. Che poi l’operazione non richiedesse un impegno economico così gravoso, tanto meglio.
Ed ecco l’idea di Emanuele Calaiò. Un giocatore che aveva già indossato la maglia azzurra nel passato e che ritornava dopo aver maturato esperienza nella massima serie e dimostrato di possedere indiscusse qualità tecniche nonchè fisiche.
Un’operazione definita per il momento «intelligente» ma che in futuro potrebbe rivelarsi anche «eccellente». Emanuele Calaiò, per le caratteristiche che possiede, non solo può rimpiazzare Cavani quando ha bisogno di tirare il fiato ma giocarvi al fianco o anche in un tridente. Una punta eclettica, abile nel gioco aereo, in grado di sfoderare numeri tecnici importante, scaltro in area di rigore e con il fiuto innato del gol.Semmai ce ne fosse stato bisogno, il parco attaccanti del Napoli si completa con l’arrivo dell’arciere, un arrivo ben visto dai tifosi e bene accolto nello spogliatoio. Ora a disposizione di Mazzarri ci sono quattro elementi che farebbero gola ai club che vanno per la maggiore in ambito europeo: il Matador, un cecchino implacabile ed un uomo- squadra come pochi; Pandev che quando è in condizione non teme rivali per genialità e capacità nel tenere palla; Insigne, un peperino che ha nel dna l’abilità nel saltare l’uomo e servire assist per i compagni.
Insomma, un poker da calare sul tavolo del campionato e su quello dell’Europa League ed incutere timore a chiunque. Per non citare Hamsik che può considerarsi attaccante aggiunto o centrocampista tuttofare, di sicuro un campione di classe sopraffina in grado di arrivare in doppia cifra e capace di inserimenti offensivi micidiali. Insomma, una giostra del gol che Mazzarri può azionare come e quando vuole
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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