Una squadra che vuole vincere lo scudetto non può regalare un tempo alla Lazio in un sabato sera dove i tre punti erano fondamentali visto il successo facile nel pomeriggio della Juventus contro la Fiorentina. Incredibilmente il Napoli sembrava essere rimasto ancora nell’Hotel Mancini della capitale dove ha vissuto per due giorni in vista della gara contro i capitolini. Saranno stati bravi anche gli avversari ma nessuno si aspettava che Cannavaro e compagni venissero messi alle corde in quel modo. Mai era accaduto una situazione del genere nel torneo in corso, neanche allo Stadium contro i bianconeri si era vista tanta difficoltà. Nel giro di venti minuti i padroni di casa avrebbero potuto segnare altri due gol oltre a quello di Floccari. Lo stesso attaccante, molto amato da Mazzarri, aveva colpito un palo con De Sanctis battuto. Solo per fortuna e per gli interventi del portiere si è evitato il peggio. Nella ripresa, grazie anche alle giocate di Insigne, la musica è cambiata. Il talento di Frattamaggiore ha seminato il panico sulla sinistra caricando così il resto del gruppo che sembrava frastornato. Mazzarri si è dannato dalla panchina. Avrebbe voluto fare chissà che cosa quando i suoi non avevano la forza di reagire. Negli spogliatoi si è fatto sentire non poco e poi una volta rientrati in campo ha rivoltato la formazione come un calzino utilizzando tutti gli uomini offensivi a sua disposizione. Si è un attimo travestito da Mourinho con un Napoli a trazione anteriore ma alla fine ha segnato il gol del pareggio un difensore. Quel Campagnaro che ha già firmato per l’Inter visto che non gli è stato rinnovato il contratto. Alla ripresa degli allenamenti si dovrà studiare la sfida di giovedì contro il Viktoria Plzen ma il tecnico dovrà capire cosa è successo nella Capitale. Per amor del cielo, va elogiata la Lazio, ma quello visto iersera all’Olimpico non è sembrato un Napoli da scudetto. Forse, almeno nel primo tempo, è stato il peggiore della stagione. E non va bene. Anche in virtù del fatto che gli azzurri arrivavano a questo incontro con grande entusiasmo e con la consapevolezza di aver acquisito la maturità giusta per tenere testa alla Juventus. Purtroppo, però, ogni qualvolta che ci si avvicina troppo a Madama succede qualcosa. I risultati degli anticipi della 24esima giornata hanno detto che i bianconeri si sono portati a +5 dal Napoli e addirittura a +11 dalla Lazio. Fino al big-match del primo marzo al San Paolo
mancano ancora due partite. Sarebbe opportuno che gli azzurri non perdano più altre occasioni altrimenti si rischia di arrivare al duello di Fuorigrotta dove in palio non ci sarà lo scudetto ma solo tre punti che potrebbero servire a poco per la Mazzarri band. Domenica prossima si sfiderà la Sampdoria e poi si andrà a Udine. La Juve, invece, farà visita alla Roma e poi se la vedrà con il Siena in casa. Bisognerà tifare per i giallorossi a patto che si batta i blucerchiati. A prescindere da ciò c’è da evidenziare che Cavani è rimasto nuovamente a secco. Contro il Catania aveva lasciato la scena ad Hamsik e Cannavaro, ieri ha colpito solo
una traversa e poi nulla più. Il viaggio nel Qatar per affrontare la Spagna con il suo Uruguay l’avrà stancato più del previsto. Anche tutti gli altri nazionali non erano proprio al top. Certe amichevoli si potrebbero anche evitare ma il jetlag non può essere un alibi per una squadra che vorrebbe vincere lo scudetto.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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