Non sempre si può vincere giocando bene. Può capitare di farlo anche soffrendo molto, ma comunque il successo vale tre punti. Quindi, cosa gli vogliamo dire a questo Napoli dopo lo 0-1 di Marassi? Che avrebbe dovuto frenare l’irruenza della Samp nel primo tempo, che si sarebbero potute utilizzare di più le fasce perché centralmente c’era troppa folla davanti al portiere Romero. Che quando c’è di fronte una squadra che si chiude non si riesce ad imporre il proprio gioco. Che, che, che… Inutile scervellarsi, se si fosse perso o pareggiato, allora qualche processo si sarebbe anche potuto fare. Ma con la quinta vittoria su sei gare disputate, credo che il Napoli non debba dar conto a nessuno. Anzi, può andare fiero di aver agguantato in vetta alla classifica quella tremenda Juve che sabato sera ha tramortito la Roma. Non ce l’ha fatta “Ciruzzo” Ferrara ad evitare la prima sconfitta della stagione. Contro il suo passato avrebbe voluto almeno conquistare un punto. Senza l’intero attacco, sperava di poterla fare franca difendendosi bene e ripartendo con la velocità di Eder. Un giocatore che già in serie B faceva soffrire la difesa partenopea quando vestiva la maglia del Frosinone. Il tecnico di via Manzoni, però, non aveva fatto i conti con la forza tecnica di Hamsik e il cinismo di Cavani dagli undici metri. Al primo spiraglio, a differenza di Catania, Marekiaro si è infilato e ha costretto Gastaldello al fallo sulla linea dell’area di rigore causando così la sua espulsione e il penalty che il Matador ha realizzato. Da quel momento in poi, con un uomo in più, si è corso qualche pericolo di troppo ma il finale è stato gestito bene. Anche se uno difensore esperto come Cannavaro non può consentire alla Samp di avere l’occasione di riportare il risultato in parità. Quel fallaccio su Eder andava evitato. Fortunatamente il tiro piazzato di quest’ultimo non ha fatto danni. Ha dimostrato maturità il Napoli al Ferraris”. «L’anno scorso l’avremmo anche potuto perdere questa partita», ha detto Mazzarri al termine dell’incontro. Ha ragione il toscano, i suoi ragazzi hanno avuto la pazienza di aspettare e punire l’avversario al momento opportuno. De Sanctis non ha mai rischiato nulla, la difesa si è coperta bene mentre Behrami e Inler hanno fatto di nuovo un ottimo filtro tenendo lontano sia Eder che Estigarribia. Era impossibile, comunque, vedere un Napoli bello e pimpante come contro la Lazio. Non va dimenticato che la stessa squadra di Marassi aveva giocato una partita ad alti ritmi solo mercoledì scorso. Praticamente dopo tre giorni si è tornati in campo e qualcuno per forza di cose è venuto meno. Stavolta, dunque, la Juve non è scappata. È stata nuovamente ripresa in vetta alla classifica. Chi insegue è la Lazio a -4, c’è un bel gap ma Mazzarri non vuole sentire parlare di “quella cosa lì”. «Sto pensando al Psv e poi preparerò la partita con l’Udinese», ha chiosato il tecnico. E come dargli torto, ogni qualvolta che si pronuncia la parola fatidica qualcosa va male. Meglio dimenticarla. Per il momento…
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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