Alla vigilia di Milan-Napoli tutti, ma proprio tutti, avrebbero firmato per un pareggio. Al fischio finale del big-match di iersera a San Siro il rammarico è stato tanto per non essere riusciti a vincere visto come si erano messe le cose in campo. Gli azzurri avrebbero meritato il successo per quello che hanno fatto vedere e la superiorità numerica sarebbe potuta servire per blindare definitivamente il secondo posto. Bastava osare un poco di più e finalmente si sarebbe tornati ad esultare in casa del Diavolo dopo 27 anni dall’ultima volta. A quanto pare per un’altra vittoria bisognerà aspettare, forse, il prossimo anno. Una cosa è certa, il Napoli del primo tempo ha dimostrato grande carattere soprattutto dopo aver subito il “cazzotto” di Flamini al 30’. Sono bastati tre minuti per riprendersi e riequilibrare le distanze con il gran gol di Pandev. Da quel momento in poi il Diavolo è diventato piccolo piccolo e deve ringraziare tutta la vita Abbiati per aver fatto quel miracolo sul pallonetto di Cavani prima del riposo. Il Matador avrebbe fatto una prodezza incredibile sul lancio di Cannavaro e avrebbe rimpinguato ancora di più la sua classifica cannonieri. Il Napoli, comunque, non doveva perdere al Meazza e così è stato. Il bicchiere è mezzo pieno sia dal punto di vista del risultato che del gioco. Gli azzurri hanno messo sotto un’avversaria che in casa non si fermava da otto turni consecutivi. Il Diavolo ha dovuto togliersi il cappello di fronte ad un gruppo che, dopo i primi minuti di assestamento, ha dettato legge in ogni zona del campo. Certo, Mazzarri si aspettava un po’ di cinismo in più che avrebbe fatto comodo nel finale di partita ma il toscano sa bene che l’1-1 finale fa molto comodo alla sua squadra visto che mancano sei turni al termine del torneo e il calendario è favorevole. Già domenica, per esempio, con l’impegno casalingo contro il Cagliari e con il Diavolo che va a fare visita alla Juventus allo Stadium si potrebbe addirittura volare a +7. A quel punto i giochi sarebbero ormai fatti e la Champions verrebbe chiusa in cassaforte. Con l’accesso diretto alla grande Europa si incasserebbero un bel po’ di soldoni e si potrebbe convincere sia Mazzarri che Cavani a rimanere anche per il prossimo anno. De Laurentiis ieri è tornato a tifare per la sua squadra dal vivo dopo le vacanze alle Maldive. Si è divertito molto in tribuna d’onore al fianco della moglie e del figlio Edoardo. Nei prossimi giorni potrebbe anche incontrare il sor Walter per capire se può (finalmente) cominciare a programmare la prossima stagione con lo stesso allenatore o dovrà bussare alla porta di qualche altro per offrirgli su un piatto d’argento una squadra capace di poter lottare in tutte le competizioni. La serata meneghina ha confermato l’ottimo momento di Goran Pandev. Il macedone ha segnato anche in trasferta dopo essersi ripreso al San Paolo con Atalanta e Genoa. Con lui in questa forma si può stare tranquilli. La rabbia è che se si fosse ripreso un po’ prima si sarebbe anche potuto lottare per lo scudetto. Purtroppo, però, è rimasto a secco per sette mesi e la Signora ne ha approfittato per scapparsene. Stasera, dovesse vincere in casa della Lazio, potrebbe anche festeggiare il secondo tricolore consecutivo.
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