“Mettiamo da parte le chiacchiere e passiamo ai fatti che possano togliere la squadra da questa situazione”. Gianfranco Zola parte all’attacco. Con il presidente Giulini che lo accoglie affettuosamente (“È un grande piacere e un onore il ritorno di Gianfranco Zola”), il neo allenatore del Cagliari apre con un augurio per il tecnico Vincenzo Cosco, che per combattere un tumore ha lasciato la panchina della Torres: “Gli auguro un pronto recupero, sarebbe veramente bello poterlo riavere al più seduto in una panchina”
LE MOTIVAZIONI — “Questo per me è un posto speciale. Ho l’opportunità di lavorare in una società con delle idee, una politica e una filosofia che mi piace. Mi dispiace trovarla in difficoltà, per il rispetto al club e a chi mi ha preceduto. Sono qui per dare un contributo” dice Zola. “Zeman è per me un maestro. Portiamo avanti e cerchiamo di migliorare e rendere più funzionale il progetto. Il mio Cagliari non sarà molto diverso dal suo, avrà più equilibrio”. E ancora: “C’è entusiasmo e tanta voglia ma anche la preoccupazione che le cose non vadano come ci aspettiamo. Mi aspetto cuore e passione, aggressività e propensione al lavoro. La squadra attacca bene ma deve difendere meglio. A partire dagli attaccanti, c’è da registrare la fase di transizione. In questi casi, c’è da ridare ridare tranquillità e autostima ai ragazzi”. Sul gruppo poche storie: “La rosa ha valori importanti e di qualità da Conti a Sau, Cossu, Ibarbo, Avelar, Farìas. Mi hanno parlato bene di Longo e con il Milan mi sono piaciuti Crisetig ed Ekdal. Il piedistallo non c’è per nessuno: giocherà chi merita, il campo e il lavoro faranno la formazione. Mercato? Prima devo conoscere meglio i giocatori. Vedremo. Borriello? Un giocatore molto importante”. Infine, lo staff: “Gigi Casiraghi, che ha giocato tre anni con Zeman alla lazio, è il mio secondo, Nico Facciolo segue i portieri, Oscar Erriu e Sebastiano Porcu sono i collaboratori tecnici. A giorni potrebbero esserci altre figure di fiducia mia e della società”.
Fonte: Gazzetta.it
