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Cagliari-Milan 0-2. Effetto Ibra, lo svedese è già decisivo

A segno anche Leao

Il re è tornato. Lunga vita al re. Zlatan Ibrahimovic alla prima da titolare ha un impatto devastante, decisivo, regalando al Milan un successo su uno dei campi più ostici della Serie A, sanza subire reti e colpendo. Anche a 38 anni, anche da fermo.

RITORNO AL 4-4-2 –Dopo l’antipasto dei 35 minuti contro la Sampdoria, Stefano Pioli rompe gli indugi e lo schiera dal primo minuto. Ibra non giocava una partita dall’inizio da quasi tre mesi. Al suo fianco Rafael Leao, il prescelto dallo svedese. Piatek in panchina, in attesa del primo volo di sola andata. Si accomoda in panca anche Suso, capro espiatorio dell’ultima partita (e non solo), dentro Castillejo col 4-3-3 in soffitta per un 4-4-2 decisamente più concreto e a posteriori efficace. Cagliari con due novità in difesa: torna Pisacane al centro mentre Faragò prende il posto dell’indisponibile Cacciatore.

BRIVIDO DONNARUMMA – Primi minuti senza emozioni e senza tiri in porta, con un Cagliari inizialmente ad avere il pallino del gioco senza pur trovare gli spazi giusti per rendersi pericoloso. Milan che prende coraggio col passare dei minuti, grazie a qualche buona accelerazione di Castillejo e quelle, a cui ormai siamo abituati, di Theo Hernandez. La prima vera occasione da gol ce l’ha il francese al 17′, trovando la risposta di Olsen. Ibrahimovic davanti riceve pochi palloni ma quando ha l’occasione fa paura: lo svedese di testa su bel cross di Leao impegna Olsen che la tocca il giusto per deviare il pallone sul palo. Seconda parte della prima frazione di gara che vede un buon Milan e un Ibra che arretra il baricentro per poter giocare più palloni e prendere per mano la squadra. Ma l’ultimo brivido ce l’ha il Cagliari con Nandez al 37′: l’uruguayano vede Donnarumma fuori dai pali e prova a scavalcarlo con un pallonetto, quasi riuscendoci. Il portiere riesce a rientrare in tempo per smanacciare, approfittando della palombella lenta.

LEAO-IBRA, CAGLIARI AL TAPPETO – Secondo tempo, passano 32 secondi e Castillejo verticalizza per Leao, il portoghese arpiona e tira, trovando la deviazione decisiva di Pisacane: 0-1 e seconda rete per il giovane attaccante, che aveva segnato solamente contro la Fiorentina a fine settembre, rete tanto bella quanto inutile. A differenza di questo gol tanto sporco quanto decisivo a spostare gli equilibri della partita. Cagliari che non reagisce, sembra subire l’entusiasmo dei rossoneri e affonda nuovamente. Al 64′ Theo Hernandez dalla sinistra mette in mezzo, Ibrahimovic si coordina e di sinistro calcia non potente ma preciso abbastanza per superare Olsen: è l’apoteosi. L’ultima rete in Serie A del fuoriclasse era datata 6 maggio 2012: fu una doppietta in un derby perso, che consegno il primo di otto scudetti consecutivi alla Juventus. L’inizio della decadenza del Milan, che ha portato i rossoneri a richiamarlo per salvare il salvabile. Il primo segnale di ripresa è arrivato oggi pomeriggio. Per la cronaca, Ibrahimovic aveva segnato anche un’altra rete, all’82’, con un bel colpo di testa. Il fuorigioco gli nega la gioia della doppietta personale. Per oggi, comunque, ci si può accontentare.

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