Un vertice a tre, per fare il punto della situazione e varare “l’operazione Napoli”. Inutile negare che in casa Cagliari c’è fermento per quello che è diventato l’appuntamento più importante della stagione. La tifoseria, anche la meno “calda”, considera quella con il Napoli una sfida dal sapore particolare. Da lunedì, è partita la caccia al biglietto, segno tangibile che quello di domenica prossima non sarà un pomeriggio come gli altri. Massimo Cellino, perciò, ha deciso di scendere in campo, per fare il punto della situazione dopo il deludente 0-0 con il Siena. È accaduto nel primo pomeriggio di martedì, prima che iniziasse l’allenamento. Cellino si è presentato al centro sportivo di Assemini dove ha trovato ad attenderlo il direttore generale, Francesco Marroccu, e il tecnico, Massimo Ficcadenti, abituato a recarsi presto negli spogliatoi per preparare il lavoro con la squadra. Quasi un’ora di colloquio a tre (per la verità con Cellino protagonista assoluto), nel corso del quale sono stati analizzati i dati emersi durante la partita con il Siena, le prospettive a breve e media scadenza. Difficile sapere che cosa sia stato detto in realtà, ma è evidente che Cellino ha voluto – come si usa dire – fare gruppo, dare il massimo sostegno all’allenatore chiamato a sfide importanti. Non saranno mancati gli accenni autocritici, utili per cercare di progredire, e gli scambi di idee sulle difficoltà di Cossu (il trequartista, in questa stagione, non è ancora riuscito a esprimersi ai suoi livelli abituali), sui problemi di Ibarbo nel capire i meccanismi del calcio italiano, sul ritardo che stanno accusando i nuovi, come Ekdal e Rui Sampaio, sinora utilizzati con il contagocce. Ficcadenti sapeva già che la partita con il Napoli ha un significato particolare per i tifosi ma anche per molti giocatori rossoblù. Cellino e Marroccu hanno, però, voluto ribadire la specificità dell’incontro, anche perché in caso di successo (gli scongiuri sono ammessi), il Cagliari riceverebbe una spinta formidabile in vista dei prossimi impegni, mercoledì nel turno infrasettimanale di Cesena, e la domenica successiva, in casa contro la Lazio degli ex Marchetti e Reja, caricata a mille dopo il trionfo nel derby. Gare ricche di insidie, ma non impossibili e che potrebbero permettere al Cagliari di restare in alta quota. È il primo momento decisivo della stagione e Cellino, che possiede un fiuto eccezionale per decifrare uomini e circostanze, è voluto scendere in campo.
Fonte: Unione Sarda
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