“Mi chiamano playboy, ma vengo da Gomorra”, è il titolo di una bella intervista che Libero ha realizzato a Marco Borriello, bomber appena approdato al Cagliari. L’ex di Milan, Roma e Juventus si racconta al di fuori del campo: “Mio padre è stato ucciso dai boss quando avevo 11 anni. Non solo tatuaggi, ho anche una cicatrice da 35 punti”. Sul mondo del pallone, invece, Borriello approfondisce anche il momento di svolta della sua carriera: il passaggio alla Roma. “Potevo andare al Real. O al Manchester United. Scelgo l’Italia, un grande club. 17 gol il primo anno, 4 in Champions. Poi arriva Sabatini. Senza neanche conoscermi dice: ‘E’ un problema’. Inizio a girovagare, ogni anno: metà stagione alla Roma, metà altrove. Il Cagliari? Ritrovo Capozucca, mio ds al Genoa. Di Gennaro, cresciuto con me al Milan. Uomini come Storari, Padoin, colonne della Serie A”.
Fonte: Tmw
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