Nelle giovanili del Napoli alla fine degli anni settanta, e poi di nuovo come dirigente a partire dal ’96. Prima con i Giovanissimi, poi Berretti, vice-Reja (2005), Primavera, Responsabile del Settore Giovanile dal 2009 e oggi a capo dello scouting. Il domani del Napoli. Gigi Caffarelli era dall’altra parte della barricata (poco consistente per la verità) in occasione di quel famoso 8-2 rifilato al Pescara nell’ottobre dell’88. «Ebbene sì. Ero passato in biancoceleste proprio quell’anno. Ma la partita la vidi dalla panchina. Il Napoli aveva un attacco stellare, quello di Maradona, Careca e Carnevale, mentre noi avevamo un 4-3-3 piuttosto vulnerabile quando si andava ad impattare con fuoriclasse del genere. Nulla togliendo però all’offensivista Galeone, un signor allenatore. Il Pescara di allora aveva un tasso tecnico di tutto rispetto, con i vari Junior, Bergodi (attuale trainer), Gasperini e quello fu un giorno particolare. Gli azzurri non si fermavano mai».
Più forte di quello attuale?
«Senza dubbio. Anche se questo Pescara, nonostante i cinque gol al passivo, s’è fatto rispettare per una buona porzione di partita».
Ma invece il Napoli come l’ha visto?
«Un po’ double face. Molto determinato e sciolto all’inizio, contratto e imbarazzato dopo il 2-1, ma al ritorno dagli spogliatoi di nuovo concentrato, convinto dei propri mezzi. Il resto è stato un senso unico. Mi preme sottolineare l’ottima condizione fisica degli azzurri, quello che a volte non va di questo Napoli sono invece i cali di concentrazione. La tenuta c’entra poco».
Chi l’ha impressionata?
«Dico Inler. S’è sbloccato, ha aggiustato il tiro, e che tiro…, ed i risultati si son visti».
Lei che segue i giovani, finalmente El Kaddouri in campionato.
«Sono contento per il ragazzo. Ha qualità, ma bisogna dargli ancora un po’ di tempo».
Domenica Inter-Napoli.
«Questa Inter che ha faticato col Palermo è alla portata del Napoli. Si fonda più sui singoli. Trovo invece che il gioco degli azzurri sia più corale, per cui resto fiducioso».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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