Intervistato dalla redazione di Mediagol.it, il responsabile del settore giovanile del Napoli Luigi Caffarelli ha poi parlato della formazione Primavera partenopea che oggi sarà impegnata al Cus di Palermo contro i pari età di mister Beruatto nella terza giornata del Trofeo Giacinto Facchetti: “A parte qualche infortunio di lunga data e qualche ragazzo che ha avuto degli affaticamenti in settimana, il mister ha a disposizione un po’ tutti, del resto il gruppo è abbastanza ampio”. Tra i giocatori del Napoli ci sarà chi a Palermo ha scritto una pagina indimenticabile della sua, ancora breve, carriera. Si tratta di Raffaele Maiello, centrocampista classe ’91 che soltanto un mese fa al ‘Renzo Barbera’, nel triangolare estivo con i rosanero e il Valencia, ha messo a segno il suo primo goal con la maglia della prima squadra di Walter Mazzarri. “Già, ci sarà anche lui che, pur essendo uno dei ragazzi che si è affacciato alla prima squadra, sta giocando con noi. Con che mentalità è tornato in Primavera? L’ho visto giocare qualche partita con noi e mi è sembrato abbastanza determinato a fare bene, lui è giovane e ha ancora ampi margini di miglioramento – ha spiegato Caffarelli – è un centrocampista molto dinamico, il suo modo di giocare è quello di sfruttare gli inserimenti tra le linee e sa che deve farlo altrimenti diventa un giocatore normale”. Domani in campo sarà una sfida tra formazioni totalmente rinnovate e tra due nuovi tecnici, arrivati quest’anno: Paolo Beruatto e Roberto Miggiano: “E’ iniziato un nuovo ciclo, vogliamo migliorare lo score dello scorso campionato, nel quale non siamo arrivati tra le prime quattro del torneo. Siamo riusciti a dare molti calciatori alla prima squadra, non solo Maiello. Questo è un dato importante, frutto del duro lavoro svolto con grande merito da Giuseppe Santoro. Noi lavoriamo ora in simbiosi così da migliorare ciò che è stato fatto in passato”. Enock Barwuah? “Doveva essere un provino come un altro, ma si è creato troppo scalpore attorno a questa notizia. Non c’è stato neanche il tempo di decidere cosa sia meglio per il ragazzo, c’è stata troppa confusione”.
LA REDAZIONE
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