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Caccia a Lavezzi, il Psg esce allo scoperto l’Anzhi prepara il rilancio

Il manager del Pocho rientra in Europa e incontra i dirigenti russi

Rispuntano i milioni del Daghestan a sopire la voglia mediatica degli emiri proprietari del Paris Saint Germain di chiudere in tutta fretta l’affare Lavezzi. «Pochò», come ormai lo hanno ribattezzato in fretta e furia quelli del prestigioso «Equipe» ha già un prezzo per i francesi: 23 milioni di euro e una serie di bonus che, a fine stagione, porterebbero nelle casse di De Laurentiis i famigerati 31 milioni della clausola rescissoria. L’Anzhi, come era annunciato, ha atteso la fine della stagione per tornare all’assalto dell’argentino: con il manager Mazzoni era rimasto d’accordo così e per questo potrebbe esserci un altro incontro proprio in questi giorni. I russi guidati da Suleyman Kerimov hanno fretta: devono rifondare la squadra anche perché sta per perdere Eto’o, destinato a tornare al Barcellona.
Per capire come andrà a finire bisognerà attendere ancora un po’. Questa è una storia lunga, complicata, sotterranea e piena di bugie, perché in amore, in guerra e nel calciomercato tutto è permesso. Si gioca a scacchi e l’ultima prima mossa ufficiale l’ha fatta Leonardo, il dg del Paris Saint Germain: «Su Lavezzi non c’è nulla di vero». Ecco: dichiarare una cosa del genere è un buon punto di partenza per aprire una trattativa.
Il piano dell’oligarca russo Suleyman Kerimov non è da meno: vuole acquistare sei giocatori con un budget (si mormora) di circa 300 milioni di euro. Servono, per cominciare, un terzino sinistro (potrebbe essere Maxwell, ormai marginale al Barcellona), un centrocampista polivalente (i russi parlano addirittura di Lampard, ma pare un po’ troppo) e un attaccante che per Hiddink potrebbe essere Van Persie oppure Dzeko. Anche se si parla pure di Hulk o di Falcao: depistaggi?
È una storia in cui si incrociano volontà e necessità: magari Lavezzi vorrebbe andarsene da chi lo vuole così tanto, ma il Napoli non intende svenderlo. È un bell’intrigo, anche perché di mezzo ci sono tanti soldi.
In mezzo a tutto questo, la finale di Coppa Italia e un posto in squadra che non è più neppure così sicuro. E tutta la squadra sa, dunque, che c’è un disagio, sulle cui ceneri soffiano i soldi del Paris St-Germain, dell’Anzhi e per finire pure dell’Inter. Dopo quanto filtrato dai portali in Francia, anche le emittenti francesi confermano il tutto: Leonardo avrebbe messo sul tavolo 23 milioni di euro cash più bonus a raggiungere un totale di 30 milioni. Un’offerta importante che l’Inter difficilmente potrebbe pareggiare. Nei prossimi giorni se ne discuterà.
Dopo essere stati alla finestra in gran silenzio per oltre un mese e mezzo, i russi dell’Anzhi tornano all’assalto. Alejandro Mazzoni, lo scaltrissimo manager di Lavezzi, si è preso una sosta di sette giorni e se ne è tornato in Argentina, a rimpolpare la rosa di talenti sudamericani da far sbarcare nel Vecchio continente questa estate. Da oggi è in Europa e incontrerà i dirigenti russi. Il vero intoppo riguarda l’accordo con la società. Chi per primo lo raggiunge, si assicura Lavezzi. Tutto qui. Moratti, che a quanto pare è rimasto assai deluso dal comportamento del numero 22 azzurro, non ci sta: pensava che l’Inter fosse in cima alla lista di gradimento del Pocho. Così non è. E a un’asta per l’ingaggio non intende partecipare.
Per la difesa il Napoli sta pensando a diversi nomi, uno di questi è Silvestre del Palermo. Migliaccio potrebbe essere il jolly che tanto cerca Mazzarri. Federico Pastorello, agente di De Sanctis, Rossi e Handanovic, spiega: «Con Bigon c’è appuntamento la prossima settimana, a Morgan non è passato neanche per l’anticamera del cervello parlare del rinnovo prima della finale. Handanovic? Non è facile convincerlo a rinunciare alla Champions, lui ci tiene tanto a disputarla».
Su Pepito è onesto: «La retrocessione del Villareal nessuno se lo aspettava; Giuseppe per 9 mesi starà fuori dal calcio e ritornerà verso marzo. Chi lo prende lo tratta direttamente col Villareal e lo prende ovviamente a cifre diverse però deve essere consapevole che dovrà pagargli un ingaggio senza poter usare nell’immediato il suo talento. Pepito è stato molto sollecitato sull’opzione Napoli e non è mai stata esclusa questa pista quindi mai dire mai». Facundo Roncaglia, difensore del 1987 del Boca Juniors, si è offerto al Napoli.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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