Andiamo ad analizzare il girone A della competizione dove troviamo la nazionale dell’Argentina, paese organizzatrice del torneo, la Colombia, una delle favorite per la vittoria finale, la Bolivia e la Costa Rica, nazionali che metteranno di sicuro impegno e sacrificio nonostante il grosso gap con le prime due.
ARGENTINA
E’ dallo scorso autunno che Sergio Batista ha raccolto l’eredità di Diego Armando Maradona sulla panchina della nazionale argentina, spazzando via un buon numero di candidati più o meno ufficiali, ottenendo un contratto quadriennale che gli permetterà di allenare la Selection fino ai mondiali del 2014 in Brasile. Soprannominato “El Checho”, un vezzeggiativo che ne indica un atteggiamento un po’ vanitoso, che di Maradona è stato compagno in maglia Albiceleste, era già stato alla guida dell’Under 21 ed aveva succeduto il “Pibe de Oro” per tre amichevoli prima di guadagnarsi definitivamente la fiducia della propria Federazione e di Julio Grondona. Oro olimpico a Pechino, Batista ha grande fiducia nei giovani e in un gruppo che non deve esser solo aggressivo e rapido in campo, ma duttile. Infatti il 4-3-3 o il 4-2-1-3 sono i suoi moduli preferiti. Il suo calcio non tiene in conto giocatori di grande considerazione come Messi o Pastore, ma pretende preparazione fisica, dedizione alla tattica ed applicazione paziente, non una squadra lenta ma un complesso di uomini capace di controllare il gioco attraverso il possesso palla senza inutili frenesie, marcando nel tempo il progressivo ma chiaro distacco dalla filosofia di gioco di Maradona, e puntando con maggiore decisione sui laterali di ruolo. Con Batista entrerà dunque il profondo processo di rinnovamento a cominciare dalla rosa: Rojo,Pareja, Biglia, Garay, Rojo, Banega i nuovi volti. Batista vuole crescere uomini e costruire una squadra che cerca di lottare per qualcosa di grande che va oltre la competizione della Coppa America di quest’anno. Nonostante la partenza non sia stata tra le migliori con le molte critiche rimediate dopo la sconfitta per 1-4 contro la Nigeria subito dalla sua sperimentale Under 25, Batista ha compreso che sperimentale è lecito ma fare figuracce un po’ meno. Il sistema di gioco della sua Albiceleste si avvicinerà molto a quello del Barcellona. Molto probabilmente il 49enne affiderà l’incarico di difendere l’imbattibilità del portiere Romero a Zanetti, Burdisso, Milito e Rojo, consegnerà le chiavi del centrocampo a Mascherano supportato da Banega e Cambiasso e calerà il tris d’attacco con Di Maria, Messi e Lavezzi (Tevez).
COSTA RICA
La nazionale costaricana è stata chiamata dopo il rifiuto del Giappone. Infatti, la nazionale dei Samuai ha dovuto declinare l’invito a causa del tragico Tzunami che ha scosso una nazione intera. Da parte sua anche la Costa Rica si trova in una situazione non certo facile dopo la morte del difensore 26enne dell’Aalborg Dennis Marshall scomparso in un incidente stradale. L’obiettivo per la nazionale Tricolor era la conquista della Gold Cup disputata a giugno ma la chiamata in Coppa America ha stravolto tutto. Così Ricardo Lavolpe, nel quarto sudamericano della storia dei Ticos, si ritroverà per le mani un’Under 23 impreziosita da cinque fuori quota ed un solo big reduce dalla Gold Cup. Il C.T. argentino si basa su un 4-4-2 come certezza e su un 4-3-3 come variante, su un calcio offensivo e frontato nonostante le numerose assenze dei big. Affiderà le chiavi del centrocampo al 21enne David Guzman, in attacco darà spazio alla freschezza del nuovo talento classe 92’ Joel Campbell, che sta meravigliando tutti a partire da due anni fa quando era titolare indiscusso della nazionale Under 17 partecipante al mondiale di categoria in Nigeria 2009. “El Bigotòn” Lavolpe ha già rilasciato dichiarazioni piccanti alla stampa, affermando che “ Argentina, Colombia e Bolivia porteranno i migliori, a noi non è permesso e questo non è giusto”. Dopo l’epluà nel mondiale di Germania 2006, quando la sua Costa Rica venne eliminata agli ottavi, l’ex portiere dell’Albiceleste 1978 vuole esser la rivelazione del girone. La probabile formazione costaricana sarà composta dal dubbio Moreira o Carvajal fra i pali, una difesa a quattro formata da Salvatierra, Acosta, Duarte e Mora (o Leal), a centrocampo ci saranno Madrigal, Cubero, Guzman e Guevara (o Valle), ed il tandem offensivo composto da Campbell e Brenes (o Elizondo).
BOLIVIA
Il marchio di fabbrica del C.T. boliviano Gustavo Quinteros è il 4-4-2, in carica dal 5 novembre scorso. Con lui la Verde non ha mai vinto nelle amichevoli del 2011, una crisi di risultati che in realtà riguarda gli ultimi due anni, solo due successi: uno inutile contro il Brasile già qualificato al mondiale Sudafricano e l’altro con il clamoroso 6-1 contro l’Argentina di Maradona. L’uomo più rappresentativo è Marcelo Moreno Martin, classe 1987 ora veste la maglia dello Shakhtar Donetsk prima di aver vestito le maglie di Wigan, Wender Brema. Il suo migliore anno è il 2008 con il titolo di capocannoniere nella Copa Libertadores con il Cruizeiro con 8 gol. Il tecnico Gustavo Quinteros 46enne nato a Santa Fe in Argentina, naturalizzato boliviano, era un difensore che ha collezionato 26 presenze ed 1 gol tra il 1993 e il 1999. Era nel gruppo che partecipò al mondiale americano del 1994. Da allenatore ha vinto il Torneo d’Apertura in Bolivia del 2009 sulla panchina del Bolivar. E’ il suo esordio in Copa America e già passare il primo turno sarebbe un miracolo. La probabile formazione della nazionale boliviana dovrebbe esser Arias fra i pali, in difesa Alvarez, Raldes, Rivero e Rodriguez a centrocampo Cardozo, Flores, Garcia e Vaca, con Saucedo e Martins in attacco.
COLOMBIA
Il C.T. della Colombia, Olivio Hernàn Gòmez, dispone di un gruppo molto coeso e di giocatori molto duttili, in particolare degli esterni italiani Zuniga ed Armero. Il suo schema di gioco è caratterizzato da un classico 4-4-2, con la stella del Porto Falcao (pronto a trasferirsi al Chelsea del suo ex allenatore Villas Boas) supportato da Teòfilo Gutièrrez, ma con il completo recupero dell’attacccante del Wigan Rodallega non è escluso un attacco a 3 punte. Qualora dovesse trovarsi in difficoltà l’allenatore in carica dal 2010 potrà puntare su un 3-4-3, con gli altri due italiani Yepes e Zapata a blindare la difesa e con Zuniga ed Armeno più avanzati come fanno nel Napoli e nell’Udinese. Il giocatore più atteso è Radamel Falcao che, dopo una stagione fenomenale al Porto, ha intenzione di confermare le sue qualità e di far aumentare la sua quotazione di mercato vista la grande attenzioni di diversi importanti club europei intorno a lui. E sarà nelle migliori condizioni per mettere in mostra le sue qualità, grazie ad una squadra che offre il giusto mix di talento ed esperienza. Il professor Gomez ha già ricevuto qualche critica per aver posticipato la pubblicazione del programma di avvicinamento alla Coppa America e la diramazione della lista dei convocati rispetto alle altre nazionali, ma poi ha messo tutti d’accordo scegliendo la sua rosa senza nessun indugio. Il gruppo è stato formato senza nessuna preconvocazione, con la certezza immediata sui nomi dei giocatori da portare al torneo. Infatti il gruppo è uno dei suoi punti fermi del suo modo di intendere il calcio, puntando sul collettivo. Ricordiamo la sua grande impresa quando portò l’Ecuador alla qualificazione del mondiale del 2002. La probabile formazione che onorerà la nazione colombiana sarà composta da Ospina fra i pali, una difesa a quattro composta da Zuniga, Zapata, Yepes ed Armero, un centrocampo formato da Sanchez, Aguilar e Guarin ed un trio offensivo con D.Moreno, Ramos (Guterriez) ed il bomber Falcao.
Mettetevi comodi e buona Coppa America a tutti.
Gilberto D’Alessio
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