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Butragueno: “Cavani è un attaccante completo, Maradona era unico”

Incontrare Emilio Butragueno nella hall dell’Hilton di Algeri in abito scuro, con qualche ricciolo in meno è la stessa, innata eleganza che oggi, a 47 anni, esibisce da vicepresidente del Real Madrid come ieri faceva in campo, fa un certo effetto. “Era il 1987, giusto?”, chiede quanto sente parlare di Napoli. Il 30 settembre 1987: Napoli-Real Madrid, primo turno della romantica Coppa dei Campioni, la partita del record di presenze al San Paolo e anche quella di un’eliminazione dolorosa. Dopo il 2-0 dell’andata in un Bernabeu deserto, Francini illuse gli azzurri ma il Buitre ne spezzò ali e sogni siglando l’1-1 killer. “Che notte magica” sibila il numero due del Real ad Algeri, ospite d’onore della decima edizione del “Ballon d’Or algerien”, il Pallone d’Oro algerino, la kermesse organizzata da quotidiano le Buteur. Il Buitre ritira un riconoscimento dalle mani del direttore del quotidiano Nabil Amra e poi si tuffa nel mondo azzurro. “E’ dai tempi di Diego che ci manca il Napoli”.

Perchè non giocate un’amichevole come all’epoca di Zeman?

“Non sarebbe meglio una partita ufficiale?”

 

 Il Napoli si sta riorganizzando…


“Si, noto, sta disputando uno splendido campionato e il club sta crescendo moltissimo. Lo aspettiamo, ormai ha le carte in regola per tornare ai vertici del calcio europeo sin dalla prossima stagione di Champions”.  

Come negli anni d’oro di Maradona e Butragueno.  

“Ah, Diego che grande. Un uomo di cuore e un calciatore straordinario: non ho sfidato Pelè o Di Stefano, e dunque non posso avere una visione completa, ma posso dire che Maradona era unico”.  

Ha compiuto 50 anni, mentre dal 1987 sono strascorsi 23 anni.
“Il tempo passa, i ricordi restano: il Napoli che sfidai con il Real era davvero grande. Ma noi forse lo eravamo di più”.  

Lo sa che ha fatto piangere 90 mila napoletani?  

“Per il gol dell’1-1? Il Napoli ci assediò, non ci fece respirare. Al Bernabeu giocammo a porte chiuse, mentre al San Paolo c’era una bolgia da panico: per noi fu difficile mantere la concentrazione, ma ho un ricordo meraviglioso di quella notte. Un’emozione autentica”.  

 Il Napoli giocherà i sedicesimi di Europa League con il Villareal: che avversario è?  

“Organizzato, di valore, ma gli azzurri sono una squadra d capace di tutto. Soprattutto in casa: possono farcela”.  

Il Real Madrid vuole Cavani?  

“E’ un attaccante completo: è cresciuto molto e sta segnando tanto, man on sono qui in veste di vicepresidente del club e dunque non rispondo” Ride, il Buitre”.  

Il Matador, Lavezzi e Hamsik piacciono a tanti club europei.   “Sono tre grandi talenti, ma se il Napoli vuole tornare ai vertici difficilmente li venderà e smantellerà quest’ottimo attacco. Un tridente completo: gol, velocità e fantasia”.  

La società sta seguendo Victor Ruiz dell’Espanyol.
“Ha grandi mezzi fisic ed è molto giovane: è un giocatore interessante che potrebbe fare al caso del Napoli”.  

Lo sa che Mazzarri e Mourinho non si amano granchè?  

“No, e non sono affari miei. E poi Mou in Spagna lo hanno guadagnato la Liga e il Real, per fortuna”.  

La Redazione
C.T.

Fonte: Il Mattino

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