Tarcisio Burgnich, bandiera dell’Inter e della nazionale, nonché ex giocatore tra le altre del Napoli anni ’70, interviene a Marte Sport Live per un salto nella più celebre sfida tra Italia e Germania, quella del mondiale ’70. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“Quell’Italia-Germania 4-3 la porto sempre nel cuore. Iniziò come una normale gara di calcio, che sinceramente stavamo anche abbastanza dominando, poi, nell’ultima mezz’ora, tutti volevano segnare: sembrava quasi di assistere, permettetemi il paragone, ad una gara tra scapoli ed ammogliati, ne guadagnò lo spettacolo. A volte la storia si scrive quasi per caso. Forse quello è uno degli esempi più lampanti. Italia-Germania, ad ogni modo, non è mai un’amichevole, ricordo una partita ad Amburgo nella quale fui espulso dopo un’ora di gioco per un intervento duro. L’Italia di oggi? Una buona squadra, anche se, in avanti, vorrei vedere Pepito Rossi. Insigne? Fosse per me, sarebbe già in Brasile: è uno dei pochissimi in Italia ancora in grado di creare superiorità numerica saltando l’uomo. Gli allenatori della mia carriera? Valcareggi era uno dal carattere difficile, Herrera uno che pretendeva molto. Io? Ho sempre cercato di estrapolare il massimo a livello di impegno ed umiltà, perciò a volte ero duro.”
La Redazione
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