Il difensore della Roma Nicolas Burdisso ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport-Stadio:
La Roma, se riuscirà a superare lo Shakhtar Donetsk, potrebbe trovare uno dei due in Champions League.
“Non avrei dubbi: fa più paura il Barcellona di Messi. Per come gioca e per il periodo che sta attraversando. Ormai è entrato nella storia”.
Torna in campo con la nazionale dopo l’espulsione di San Siro…
«Mi sarebbe piaciuto arrivare in Nazionale con altri pensieri nella testa. Il rammarico resta e sarà così fino alla prossima partita».
Tre espulsioni in questo campionato, un po’ troppe.
«Sono state tutte al limite e ognuna diversa dall’altra. Ci penso, eccome. Non riesco a rimuovere in fretta i miei errori. Da quel punto di vista devo migliorare, per aiutare la squadra».
La sconfitta di San Siro allontana la Roma dal discorso scudetto.
«Il campionato è ancora molto aperto. Quelli del Napoli stanno bene, sabato all’Olimpico sarà dura. Ma fino a due settimane fa la squadra al top era la Roma. ma fino a due settimane fa eravamo noi la squadra da battere, Le cose possono cambiare presto. Contro gli azzurri mancheremo io e Mexes. Potrebbe toccare a mio fratello Guillermo che si sta impegnando molto in allenamento. Ma io non metto bocca. Sono neutrale, come lo sono stato al momento del suo acquisto. Spetta al mister decidere”.
La Roma sta cambiando proprietà e si fanno progetti nuovi per il futuro. Tra gli argentini chi consiglierebbe alla Roma?
«Xaves del Boca. E’ un centrocampista con grande fantasia. Ma sono in tanti che possono venire in Italia. Non credo che la Roma abbia bisogno di tanticambiamenti. La squadra è forte, penso che possano bastare due o tre rinforzi. Ma dobbiamo pensare di migliorare già ora. Non siamo usciti dalla lotta scudetto ».
Che idea si è fatto sull’imminente cambio di società?
«Penso che dopo tanti anni con lo stesso proprietario, passare a un progetto completamente diverso può essere positivo. Io sono alla Roma da due anni, mi sono trovato benissimo con questa società. Ma il cambiamento farà bene anche all’interno».
L’ultima domanda. Dopo la lite di Cluj con Totti, oggi è tutto chiarito?
«Non posso dire che sono amico suo, sono qui da due anni, non siamo cresciuti insieme. Ma Francesco è uno che si fa voler bene da tutti. Ci sono state tante altre situazioni simili che non sono venute fuori, momenti di nervosismo che finiscono negli spogliatoi. Quello è stato uno screzio come tanti durante una partita. Non potrei mai criticare un compagno per un gol mancato. Nonostante le incazzature, questo è un buon gruppo, unito. Ma sappiamo tutti che dobbiamo fare meglio. Io per primo».
La Redazione
C.T.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro