Buffon non si è allenato nemmeno ieri. Questa sera, insieme al medico e a Prandelli, prenderà la decisione finale per la partita con la Danimarca: in campo o in tribuna. Se non ce la farà a recuperare, al suo posto giocherà De Sanctis.
Il problema è un affaticamento muscolare all’adduttore sinistro, ma più ancora è l’avvicinamento tempestoso a Juventus-Napoli su cui sono puntati gli occhi di tutti, come se Italia-Danimarca fosse una partitina del campionato dilettanti e non valesse per la qualificazione al Mondiale in Brasile. Juve-Napoli si gioca sabato pomeriggio, Italia-Danimarca domani sera e, per tranquillizzare tutti a Vinovo e dintorni, possiamo riportare subito il pensiero e le previsioni del professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale: «Non è niente di serio, non ci sono lesioni. Tenteremo di recuperarlo, la possibilità c’è perchè in queste ore non andrà peggiorando. Però, visti i tempi ristretti, Buffon al momento è in dubbio. Comunque se ci sono chance di recupero per la partita con la Danimarca, a maggior ragione ce ne sono in vista di Juve-Napoli» . Quindi sabato ci sarà. Adesso vedremo le controrepliche (e le controindicazioni e poi magari anche le controdeduzioni) da Napoli se al suo posto giocherà De Sanctis. Castellacci si è messo in contatto con lo staff sanitario della Juventus e lo terrà informato fino al momento di decidere se il portiere va in campo o resta fuori.
VOLIAMO PIU’ ALTI – Comunque vada a finire questa storia (con Buffon in campo o in tribuna, con De Sanctis in campo o in panchina), la baraonda mediatica scatenata sulla Nazionale nella settimana dello scontro di vertice del campionato (non riusciamo nemmeno a immaginare cosa sarebbe successo se fossimo stati già nel girone di ritorno) non troverà pace fino alla fine di questa settimana. Nemmeno se Buffon dice, con saggezza, queste cose: «Come sto? Godo di ottima salute. Si tratta di un affaticamento come tanti, che si smaltisce in due o tre giorni. Se sto bene gioco, altrimenti sto fuori» . Quando gli chiedono cosa potrebbe accadere, secondo lui, se al suo posto giocasse De Sanctis o se addirittura si facesse male pure lui, Gigi risponde Prandelli scaccia i dubbi: «Se qualcuno crede si tratti di una scusa si sbaglia di grosso. Aspettiamo che le terapie facciano effetto» con un sospiro e con un tentativo di non raccogliere le polemiche di queste ore. «Io ora penso solo alla sfida di martedì e comunque cerchiamo di ragionare volando più alti rispetto a queste allusioni». Fosse facile.
LA LIBERTA’ DEL CT – E’ come se Prandelli fosse ostaggio dei desiderata dei club, come se gli volessero sottrarre un po’ di autonomia. Domenica ha detto che nessuno, in questi anni, si è mai permesso di fargli le pulci, ma alla fine di questo ritiro probabilmente non potrà dire la stessa cosa. «Gigi è sereno e quindi lo siamo anche noi. Se poi da un affaticamento si passa a qualcos’altro, allora la situazione cambia. Ma è come se uno avesse oggi un raffreddore, perché deve temere che domani si trasformi in un bronco-polmonite?» . Prandelli intuisce (anzi, lo sa bene) che qualcuno potrebbe strumentalizzare questa storia, e allora interviene: «Se c’è chi pensa che usiamo questo infortunio come scusa, si sbaglia. Anche perchè, se fosse una scusa, vi diremmo subito: “Buffon non gioca”. Invece aspettiamo le prossime ore e vediamo se le terapie faranno effetto» . Una cosa è certa: se esiste anche il minimo rischio che l’affaticamento muscolare si possa trasformare in uno stiramento, Buffon resta fuori e al suo posto gioca De Sanctis. «Le gerarchie sono chiare» , è la linea dettata dal ct. Le gerarchie sono queste: primo Buffon, secondo De Sanctis, terzo Sirigu, quarto Viviano. Se lo juventino resta fuori, va in campo De Sanctis, dodicesimo sarà Sirigu e terzo portiere Viviano.
NIENTE ALLENAMENTO – Buffon ha saltato il lavoro del mattino. Per lui erano previste solo terapie. Vale la pena ricordare che prima e durante l’Europeo le attrezzature di Coverciano (e da lì portate nel ritiro di Cracovia) resero più rapidi del solito i recuperi da infortuni muscolari di Barzagli e Chiellini. E’ solo un dato di cronaca, magari per Buffon non verranno nemmeno sfiorate. Così tutti saranno più tranquilli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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