«La partita contro il Giappone è stata particolare, poteva finire anche 7-7, e ci deve servire per farci capire il grado di fortuna che abbiamo. Bisogna affrontare ogni sfida sempre con la stessa tensione: e adesso sotto con il Brasile». Da buon capitano Gigi Buffon suona la carica agli azzurri, ieri in trasferimento da Recife a Salvador. Domani, nel ricostruito stadio Fonte Nova che dopo i Mondiali prenderà il nome di una marca di birra, c’è il classico per antonomasia del calcio mondiale, perchè Brasile e Italia sommano 9 titoli iridati, come dire che nessuno ha fatto meglio di loro. Questo Italia-Brasile (per la Fifa giocano in casa gli azzurri) servirà anche a stabilire la squadra prima classificata nel gruppo A della Confederations 2013 e quindi a comporre il quadro delle sedi di semifinale.
Per andare a Belo Horizonte (dove verrebbe accolta, a dir poco, a braccia aperte) l’Italia deve battere la Seleçao, a cui basta invece un pareggio per arrivare prima, in virtù della migliore differenza reti (+5 contro il +2 degli azzurri). Così gli uomini di Prandelli potrebbero rimanere nel nord-est e spostarsi verso le bianche spiagge di Fortaleza, per una probabile rivincita della finale dell’ultimo Europeo a Kiev contro la Spagna. In casa azzurra tira aria di turnover vista la stanchezza ammessa da molti giocatori dopo il Giappone, mentre dall’altra parte Scolari riflette: qui la gente gli chiede di dare sempre il meglio e quindi di schierare i titolari. Ma starebbe meditando di far giocare Hernanes, al posto di Paulinho o Luiz Gustavo, mentre come terzino sinistro Filipe Luis dovrebbe avvicendare Marcelo. Altro rebus è l’attacco: detto che Jadson potrebbe sostituire Oscar, può negare Felipao al popolo baiano la gioia di vedere in campo e applaudire Neymar?
Prandelli sembra porsi meno dubbi, e sicuramente mischierà le carte. Buffon approva la scelta. «Non so cosa farà il ct – dice il portiere -, ma credo sarebbe opportuno un po’ di turnover. Questa è una delle poche volte che ci siamo qualificati con una giornata di anticipo, di solito lo facciamo soffrendo fino alla fine, e sarebbe il caso di approfittarne facendo rifiatare qualcuno. Ma le scelte spettano a Prandelli. Il Brasile? Penso che anche loro faranno un po’ di turnover, lo dice la logica».
Buffon però dovrebbe esserci e rischia di trovarsi di fronte quel Neymar che qui fa impazzire la gente con gol spettacolari e numeri di alta classe, vedi l’azione con assist finale vincente contro il Messico. «Neymar è un campione e sta dimostrando che è vero tutto quanto di buono si dice di lui», sottolinea il portiere della Juventus.
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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