L’addio alla Juventus di Gianluigi Buffon e l’arrivo in bianconero di Cristiano Ronaldocome due facce della stessa medaglia. Cioè la necessità di dare una scossa allo spogliatoio capace di vincere sette scudetti di fila. A parlarne, proprio Buffon, ospite ieri sera di Tiki Taka: “Io penso che, parlando in maniera amichevole col presidente, dopo un periodo così lungo e così stressante, perché essere giocatore e capitano della Juve un pochino ti pesa, seppure sia un onore, fosse arrivato il momento di finire. O smettevo di giocare, o se fosse venuta una proposta incredibile per continuare a giocare a un livello altissimo l’avrei presa in considerazione. Se fosse arrivata da un campionato esotico non l’avrei considerata. È arrivato a maggio il PSG e ha fatto sì che prendessi in considerazione la possibilità di giocare un altro anno o due. È stata una scelta non naturale ma ponderata, ci siamo lasciati in modo dolce. È quello che ho voluto io e penso che volessero tutti quanti.
“Sono sette anni di vittorie, e anche se sei più forte vincere non è mai scontato e comporta tanta stanchezza a livello nervoso. Per me era arrivato il momento di dire basta. Probabilmente era un pensiero che poteva avere qualcun altro nello spogliatoio e l’unico modo per ridestare tutti era l’acquisto di Cristiano”.
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