Le mani in alto rassicurano un universo intero e i bianconeri di tutto il mondo non hanno assolutamente dubbi a riparare dietro quel monumento: il gioco si fa duro e il «puro» s’è rimesso a giocare con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così….«C’è un clima di totale partecipazione e di assoluta serenità nella Juventus. Siamo qui per cercare di fare il nostro dovere e anche di vincere». Ladies & gentlmen; uomini, donne e bambini, il Buffon che va a (tentar di) chiudere la sua porta ha l’espressione allegra di chi è appena uscito da un incubo insopportabile e ora, mentre si stropiccia gli occhi, ciò che resta d’un luglio doloroso è la voglia di lasciarsi tutto alle spalle, finale europeo compreso: «Intanto sono felice per Pepe e per Bonucci, con i quali ho un rapporto di amicizia. Faccio loro i complimenti perché sono riusciti a superare con coraggio una situazione complessa. Sono due grandi uomini. E Conte ha voglia di combattere nel suo Dna, vedrete: siamo appena all’inizio. Ma poi voglio anche dire che stavolta si gioca, c’è in palio un trofeo ed a me è capitato di perdere le ultime due finali». Juventus-Napoli è l’occasione da inseguire, una chanches da coltivare con le proprie mani, quelle di Buffon, che stavolta però ha solo pensierini teneri per chi ne ha viste di tutti i colori e ora può tirare un sospirone di sollievo. «Siamo contenti per Simone e Leo e guardiamo con loro avanti. Certe vicende non ci destabilizzano, semmai, come ha dimostrato pure l’ultimo Europeo, a noi italiani forniscono stimoli sempre nuovi e finiamo per dare il meglio di noi stessi». La notte è piccola, troppo piccolina con quei cento fans che sono arrivati allo Sheraton per dedicare qualche coro a Palazzi, per mostrare solidarietà a Conte, per salutare Buffon che ha mani – pure stavolta per chiunque – e annotazioni su una maglia pesante che non è la sua….: «C’è tempo eventualmente fino al 26 per cambiare, ma la 10 ha un peso particolare. Per vent’anni l’ha indossata chi ha fatto la storia della Juve…». Stasera si aprono nuovi capitoli: Giovinco in panchina, dentro Vucinic; De Ceglie può battere Asamoah. E Buffon vuol riuscirci con se stesso: «Ne ho perse due consecutive di finali».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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