In viaggio tutta notte, in un Wagon nove posti, per ricordare quanto accaduto nella serata magica di Modena. Lorenzo Insigne non stava più nella pelle, raccontando tra lacrime e sorrisi lesordio con la maglia della nazionale maggiore. E che battesimo. Applausi e cori che piovevano dagli spalti, ma soprattutto l’attestato di stima dei campioni che prima collezionava solo negli album delle figurine. Buffon, ad esempio, dopo il triplice fischio lo ha avvicinato e gli ha detto: «Complimenti scugnizzo». Poi lo ha abbracciato. E che dire dei sei calciatori della nazionale maltese che gli hanno chiesto la maglia? Sì, proprio a lui che fino al giorno prima era considerato una bella scommessa, mentre adesso è una realtà. L’abbraccio con papà Carmine e mamma Patrizia, con il fratello Antonio, il suocero e i due procuratori Andreotti e Ottaiano : lacrime di felicità. Diventate, poi, tripudio quando all’esterno dello stadio Braglia tutti volevano da lui una foto e l’autografo. Alle sei del mattino l’arrivo a Frattamaggiore, stanco, assonnato, ma soprattutto incredulo.
Fonte: Tuttosport
La Redazione
G.D.S.
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