Christian Bucchi a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station:
“Quando sono arrivato a Napoli ho ritrovato Reja, un mister a me molto caro visto che lo avevo avuto anche a Vicenza, ma non fu un’annata felicissima per me. Speravo che mi desse qualche possibilità in più, ma cambiava spesso gli uomini in attacco – queste le parole di Christian Bucchi, allenatore, ed ex calciatore e capitano del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Nella mia seconda esperienza a Napoli, invece, ritornai per sostituire l’infortunato Lucarelli. Quell’anno ho avuto la fortuna di conoscere tanti campioni come Maggio, De Sanctis, Quagliarella, Cavani, Lavezzi, Hamsik, e c’erano tanti ragazzi della primavera che erano molto promettenti. Tra tutti, si vedeva da lontano che Lorenzo Insigne sarebbe diventato un grandissimo calciatore. Fui io a suggerirgli di accettare il prestito a Foggia, perché c’era Zeman che lo avrebbe di certo valorizzato. Per stasera confido molto in Lorenzo, capitano e simbolo del Napoli. La squadra sta attraversando un momento difficile soprattutto per gli infortuni: cosa sarebbe la Lazio senza Immobile e Milinkovic-Savic, o la Juventus senza Ronaldo e Morata? A Gattuso sono mancati per più di tre mesi Osimhen e Mertens, ma non si è mai pianto addosso, riuscendo a dare certezze e compattezza ai suoi ragazzi. Stasera, nonostante le mille difficoltà, il Napoli farà la sua partita e porterà a casa qualcosa di positivo. Gattuso-Adl? Sono dinamiche interne che conoscono solo loro. Posso dire che, conoscendo molto bene Rino, sia come calciatore che come uomo, è davvero una persona perbene, difficile da trovarne nel calcio moderno. Conosco bene anche De Laurentiis che è un grande imprenditore ed una persona molto intelligente. Per questo dico che il presidente valorizzerà l’uomo Gattuso ed il suo operato, che ha comunque portato già un trofeo, e porterà avanti il progetto anche l’anno prossimo. Credo che Aurelio abbia chiesto pareri a qualche ex allenatore del Napoli, ma non la disponibilità per ritornare in panchina. Osimhen? Mi sta piacendo, anche se mi dispiace abbia perso diversi mesi causa infortuni e Covid. Aveva impattato molto bene il nostro calcio, cosa non facile visto che veniva da un campionato molto diverso. Piano piano sta recuperando la sua condizione migliore. Scudetto? Da inizio anno dico Inter, perché ha l’organico più forte. Il Milan sta facendo il massimo, con tanti giovani bravi che alla lunga saranno vincenti, ma non ha la profondità della rosa che hanno i cugini l’Inter. Sulla Juventus sta pesando la rifondazione, dunque non credo possa farcela”.
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