“La lotta scudetto? Il discorso rimane circoscritto a Juventus e Napoli: l’aritmetica non condanna ancora Lazio, Inter e Milan, ma questo discorso lascia il tempo che trova. Gli azzurri, oltre ad un discorso prettamente di punti racimolati, hanno qualcosa in più rispetto alle altre che sono dietro. Maradona? Era contentissimo di poter tornare in Italia da uomo libero, l’ho sentito ed era raggiante, poi le cose sono cambiate e per lui è stata una beffa. Maradona ha voglia di tornare nella sua seconda casa e gli auguro di cuore di poterlo fare presto. Cannavaro e Grava? Non mi hanno meravigliato. Grava lo conosco da una vita, da quando avevo una Scuola Calcio a San Sebastiano al Vesuvio e mi ricordo che già a 14 anni era un vero soldatino, con un carattere incredibile, un’abnegazione rara ed una personalità da leader. Paolo si è rifatto con un gol, è il capitano ed il simbolo di questo Napoli: un premio meritatissimo per il ragazzo che ha passato un periodo un pò così per colpe non sue. Forse, non per rialzare l’ennesimo polverone, un altro premio per un giocatore come lui sarebbe stato convocarlo in Nazionale, invece non capisco perché vengono chiamati giocatori palesemente inferiori a lui. Purtroppo anche ai miei tempi si seguiva questa linea guida un pò ostile ai calciatori del Napoli.”
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