Si parte, anzi si riparte. Poiché si era già partiti e subito è arrivata la sosta. Nella scorsa stagione fu vera e propria partenza al fulmicotone, ossia quattro centri in sequenza (Bologna, Chievo, Atalanta e Milan), ed uno pregevolissimo in Champions (Borussia Dortmund). E adesso, che sarà? Il Napoli parte rinforzato, o siamo li? La prima è andata bene (un po’ anche per il rotto della cuffia), si potrebbe perciò provare a fare come l’anno scorso? «Certo che bisogna provare, e non è detto che non si possa riuscire. Siamo solo all’inizio, ma è bene pensare in positivo» La risposta arriva spontanea da Peppe Bruscolotti, capitano ed anima di un Napoli vincente, capofila assoluto in fatto di presenze, con ben 511 in 16 stagioni. E allora, Napoli inizialmente più forte di quello della scorsa stagione, o no? «Secondo me sì. Per prima cosa c’è una panchina molto più lunga e ricca, il che non è trascurabile, ma poi reputo la rosa attuale anche più qualitativa oltre ad essere più ampia». Ne sono partiti alcuni, a cominciare da (super) Reina e poi Behrami, Pandev, Dzemaili, ma i nuovi arrivi posso valerli? «Certo che Reina era una garanzia, ma Rafael ha stoffa, bisogna avere pazienza. Come bisogna pure pazientare per mettere in asse la difesa. C’è Koulibaly al posto di Fernandez che mi sembra un ragazzo promettente e dovrebbe crescere, anche lui va aspettato senza mettergli ansia. Ripeto, l’organico è migliorato rispetto all’anno scorso. Anche il centrocampo s’è arricchito, probabilmente lo stesso attacco. Lasciamo perciò stare il discorso dei top player che poi non sono arrivati. A mio parere non sarebbero comunque venuti, per una serie di questioni, soprattutto economiche. Intanto Benitez ha fatto bene a far prendere uomini alternabili, di pari valore a quelli già in rosa. Così si evitano spiacevoli dislivelli e si può lavorare meglio». E’ tornato pure Zuniga. «Per me è da inserire nella lista dei nuovi acquisti, ed è fra i più importanti». Allora, si può puntare allo scudetto? «Se è stato ripetuto più volte, vuol dire che l’intenzione c’è. Bisogna restare concentrati, innegabile che la Champions abbia tolto energie l’anno scorso. Sulla carta Juve e Roma ancora davanti a noi, però non è mai già tutto scritto».
Fonte: Corriere dello Sport
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