SerieANews.com ha intervistato Bruno Giordano, ex giocatore del Napoli, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Maradona:
E’ passato già un anno dalla scomparsa di Diego Armando Maradona. Com’è stato quest’anno trascorso senza il fuoriclasse argentino?
“Quando si pensa a Diego c’è nostalgia per la sua mancanza. E’ venuto a mancare un amico importantissimo. E’ stata una perdita grave per tutti, ma in particolare sia per i suoi familiari che per i suoi amici”.
Maradona nel suo libro ‘La Mano di Dio’ ha scritto bellissime parole su di lei. Ci può raccontare il suo rapporto con Diego?
“Abbiamo avuto sempre un ottimo feeling, già da quando si giocò nel 1978 all’Olimpico Italia-Argentina e da lì non ci siamo più lasciati. Quando militavo nella Lazio mi feci male e lui mi inviò un telegramma da Barcellona. Mi chiamò quando stavo per firmare con il Napoli perché mi voleva in squadra con lui. Ho avuto la fortuna sia di giorcarci insieme che di conoscerlo come uomo. Era una persona straordinaria a livello d’amicizia. Ci manca ancora tremendamente. Manca molto di più il Diego uomo che il calciatore“.
In quest’anno su Maradona si sono susseguiti libri, film e Serie TV. Noi conosciamo il Maradona calciatore, ma il Maradona uomo sono riusciti a rappresentarlo? Lei ha visto il film di Sorrentino?
“In grandi linee sì. Forse si è parlato un po’ meno della sua grande generosità in giro per il mondo ed in particolare a Napoli. Diego ha fatto tanto per il popolo napoletano non soltanto sul piano sportivo, ma soprattutto su quello umano. Ha fatto tanta benificenza. L’amichevole in quel campo di Acerra è l’esempio classifico. Avrebbero potuto mettere più in evidenza che girava gli ospedali durante le festività natalizie, piuttosto che fare pubblicità alla foto con i fratelli Giuliano. Film di Sorrentino? Sono stato invitato all’anteprima, ma non sono potuto andare perché ero fuori. I miei compagni mi hanno detto che è bellissimo ed emozionante”.
Oggi è stata inaugurata la statua di Maradona davanti allo stadio di Fuorigrotta, che porta il nome del Pibe de Oro. E’ solo l’inizio per ricordare Diego?
“E’ solo l’inizio. Ci vogliono iniziative importanti, ma soprattutto importanti per il popolo napoletano a cui teneva tantissimo Diego. Vorrei che qualsiasi manifestazione sia per il popolo, scuola od ospedale, perché è quello che voleva lui”.
Lei ha giocato sia nella Lazio che nel Napoli, cosa ci può dire della gara del Maradona di domenica? Quando perde la squadra di Spalletti senza Osimhen e può continuare a credere nella vittoria dello Scudetto?
“Il Napoli perde tanto senza Osimhen ed Anguissa, ma anche la Lazio ha dovuto patire l’assenza di Immobile. Sono due squadre che hanno offerto sempre grandi prestazioni. Speriamo che sia una bella partita e che vinca il migliore. Se gli azzurri possono continuare a sperare nello Scudetto? Certamente, il Napoli è stato costruito anche per quello”.
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