Non avevo dubbi che Insigne potesse diventare da subito l’idolo della piazza. È un ragazzo che ha tante qualità, è equilibrato, è chiaro che se la pressione diventa tanta, dovranno essere bravi i compagni e la società ad isolarlo. Si vede che ha talento. Può essere utile alla causa del Napoli ma gli va data la possibilità di sbagliare. Non si può pretendere di fare sempre bene. È un giocatore che per il palato del tifoso napoletano è il top. Questi tipi di campioncini vengono amati, ha inventiva, è l’uomo da ultimo passaggio, e poi segna tanto. Stiamo parlando di un ragazzo che può fare una grandissima carriera. È diverso rispetto al Pocho. Lavezzi è un trascinatore, fa una giocata importante che ti permette di segnare. Lorenzo è uno che negli ultimi venticinque metri diventa fondamentale. L’argentino è cresciuto piano piano, è stato brava la città ad aspettarlo. Nell’immaginario del tifoso c’è che va via uno e arriva l’altro. Ma hanno caratteristiche diverse. Pandev è adatto nel nuovo ruolo. Anche nella Lazio giocava alle spalle di Rocchi. È l’attaccante più maturo e vincente che ha il Napoli in questo momento. Giocando nella grande Inter ha acquisito tanta personalità. Se sta bene sotto l’aspetto fisico può dare tanto. Con Cavani andrà bene. È chiaro che si dovrà cambiare qualcosa con il gioco. Lavezzi ti prendeva la palla a sessanta metri e te la portava al limite dell’area, adesso devi contare molto sull’aspetto tecnico dei singoli attaccanti. Conquistare il triplete con l’Inter è stato importantissimo per Pandev. Ha detto che il paragone con me gli piace? Sono contento, gli auguro che possa vincere ancora tanto con il Napoli perché se lo merita. Il nuovo schieramento a centrocampo toglie interdizione senza Gargano ma è normale che giocando con una punta e una a ridosso una mezzala deve accompagnare la fase offensiva. Hamsik è maestro in questo. Dzemaili deve migliorare in fase realizzativa. Anche se c’è Behrami che sa fare bene questo lavoro. L’intenzione di Mazzarri è quella di mandare i centrocampisti in appoggio agli attaccanti. Anche se in alcune partite si potrebbe giocare con i due trequartisti a ridosso di Cavani. Insigne e Pandev alle spalle del Matador darebbero grande smalto a tutto il reparto. È strano che il Napoli abbia preso tanti gol. Avendo due esterni che nascono difensori come Maggio e Dossena, e un centrocampo formato da Inler e Gargano che dava molta sicurezza si dovevano subire poche reti. Per quanto riguarda il mercato credo che manca un esterno che stanno cercando disperatamente. Fosse venuto Balzaretti sarebbe stato bello ma anche così non stanno male. Soprattutto con Zuniga che a sinistra è diventato ancora più forte. Per vincere lo scudetto credo che al Napoli manchi la convinzione di credere nelle proprie forze. Negli ultimi due anni se la squadra azzurra avesse osato di più avrebbe potuto andare vicino allo scudetto. In Italia se vai su più obiettivi rischia di fallire in tutto. Sulla carta solo la Juve è più avanti. Ma deve giocare la Champions. Milan e Inter sono ancora in fase sperimentale. Quindi vale la pena concentrarsi sul campionato cercando di correre dall’inizio senza fermarsi fino alla fine.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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