Bruno Giordano, ex calciatore della Lazio, dove è cresciuto nelle giovanili per poi essere protagonista della prima squadra per dieci anni, dal 1975 al 1985, per poi passare al Napoli,dove ha giocato fino al 1988, nella MAGICA, nel tridente dei sogni con Maradona e Carnevale, prima, Careca dopo. Ha rilasciato una intervista al Corriere del Mezzogiorno:
Che analogie ci sono tra quelle formidabili squadre e quella attuale?
«Noi avevamo il giocatore più forte di tutti i tempi attorno a cui fu costruita una squadra competitiva per lottare per lo scudetto. L’arma vincente di questo Napoli è il gruppo e soprattutto il gioco che ormai non è solo bello da vedere, ma concreto e con certezze».
Si aspettava qualche acquisto in più dal mercato invernale?
«Avrebbe fatto sicuramente comodo, ma doveva essere un acquisto di qualità e spessore, già pronto per essere utilizzato».
Con l’organico che si è accorciato, ci possono essere maggiori difficoltà per questa sfida fino all’ultimo con la Juventus?
«Certamente. Occorre che tutto vada per il verso giusto, ma io credo che questo gruppo abbia la forza necessaria e la voglia per arrivare fino in fondo e regalare un nuovo sogno al pubblico napoletano, che merita di gioire dopo tanti anni di attesa».
La Lazio viene da due sconfitte consecutive, un motivo in più per temerla?
«Non viene da un buon momento, ma è in piena corsa Champions, che credo sia un obiettivo alla portata della squadra di Inzaghi. Giocare al San Paolo non è facile per nessuno, l’ambiente passionale e caloroso sarà determinante. Per il Napoli si tratta del primo vero scontro diretto del girone di ritorno, bisogna vincerlo per restare in testa al campionato e tenere dietro la Juve».
Che partita si aspetta?
«Tanto spettacolo e gol. Il Napoli di Sarri gioca il miglior calcio della serie A, ma la Lazio viene subito dopo in fatto di qualità. Inoltre sarà interessante vedere chi l’ha spunterà tra la squadra che segna di più contro quella che subisce meno».
Lei per chi tiferà?
«Per un partita bellissima, che sia uno spot per calcio il calcio italiano che non sta attraversando un buon momento».
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