Fatale lo scontro aereo con Inler nel corso del primo tempo della gara con la Juventus: Britos è andato ad urtare con il mento contro la testa del compagno di squadra riportando una frattura alla mandibola. E così, dopo l’intervento al piede di due anni fa, il difensore centrale uruguaiano dovrà di nuovo affidarsi nelle mani di un chirurgo per ridurre l’infrazione. Ma stavolta se la caverà con un giorno soltanto di degenza: domani mattina entrerà nella clinica Ruesch per l’intervento che sarà effettuato dal prof. Gianpaolo Tartaro, ordinario di chirurgia maxillo facciale alla II Università di Napoli, ed in serata sarà già dimesso. Da mercoledì, poi, grazie ad una speciale placca che gli verrà fissata, potrà anche allenarsi. Volendo, potrebbe rendersi disponibile già per la partita con il Chievo Verona anche se è presumibile che Mazzarri vorrà risparmiarlo avendo un altro centrale di piede mancino pronto: Gamberini.
LO SPAVENTO – L’impatto è stato fortuito ed avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Britos è andato a saltare di testa su pallone spiovente, era in leggero anticipo, ma Inler spinto da Vidal gli è rovinato addosso. I due sono finiti a terra. Britos ha perso in sensi per un attimo, anche Inler si è accasciato. Alla richiesta di soccorso sono intervenuti prontamente i due medici del Napoli presenti alla partita: De Nicola si è diretto verso Britos mentre D’Andrea è andato a sincerarsi delle condizioni dello svizzero. L’uruguaiano dopo alcuni secondi era già rinvenuto. Ha rassicurato il medico di poter proseguire la gara, anche se questi si è raccomandato di non forzare e di chiedere il cambio alla prima sensazione di dolore. Che potesse trattarsi di sospetta frattura alla mandibola, De Nicola l’aveva diagnosticato subito. Nell’intervallo, poi, c’è voluto l’intervento deciso del sanitario per la sostituzione. Britos, invece, intendeva proseguire la gara. Al termine della partita, poi, il medico ha ritenuto di accompagnare il calciatore alla clinica Pinetagrande di Castelvolturno per gli accertamenti del caso: una Tac al cranio ed una radiografia al mento. E qui è emersa la frattura.
L’APPRENSIONE – Intanto lo spavento aveva assalito anche moglie di Britos, Virginia, che non era allo stadio in quanto da pochi giorni aveva partorito la piccola Emilia, ma stava seguendo la partita in tv. Ha telefonato immediatamente, ha voluto parlare con il marito che intanto stava seguendo il secondo tempo dal monitor piazzato nello spogliatoio. E poi intorno alla mezzanotte è stata rassicurata dallo stesso Britos: si trattava di una semplice frattura e che tutto si sarebbe risolto con un rapido intervento.
IL TEMPISMO – Già ieri mattina, il prof. Tartaro, chirurgo di fiducia del Napoli (è intervenuto già su Pazienza ed altri giovani del vivaio), allertato dal dott. De Nicola ha programmato l’intervento per domani mattina. Britos resterà un giorno in clinica ed in serata tornerà a casa. Mercoledì può riprendere gli allenamenti. Intanto Aurelio De Laurentiis aveva seguito fin dall’istante dell’impatto, l’evolversi dell’infortunio capitato a Britos. E’ rimasto in contatto con il medico sociale venerdì notte e insieme ieri mattina hanno stabilito che occorreva intervenire più in fretta possibile affidandosi allo specialista di fiducia del club che è un luminare nel campo della chirurgia maxillo facciale. A differenza del precedente infortunio (infrazione al quinto metatarso del piede destro), curato in una clinica di Barcellona e che richiese quattro mesi di stop, stavolta Britos si sottoporrà all’intervento chirugico a Napoli ed in pochi giorni sarà di nuovo disponibile. Ed all’incoraggiamento degli attuali compagni di spogliatoio, si sono aggiunti i messaggi dei tanti amici che l’uruguagio conta a Bologna ed in Uruguay, oltre a quello dell’inseparabile compagno, Walter Gargano, oggi all’Inter.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.