A tranquillizzare Miguel Angel Britos, prima e dopo l’intervento, è stato proprio il chirurgo che l’ha operato ieri mattina nella clinica Ruesch di Napoli. Il prof. Gianpaolo Tartaro, primario del reparto di chirurgia maxillo-facciale alla seconda università cittadina, è stato campione d’Italia della pallanuoto con la Canottieri Napoli ed oggi si diletta con il calcio, essendo presidente dell’Amatori 40. Uno sportivo vero, quindi. «Vedrà, guarirà in tempi brevissimi. E con queste applicazioni speciali, potrà allenarsi già tra qualche giorno» , ha detto lo specialista al termine della riduzione della frattura alla mandibola sinistra, intervento durato quarantacinque minuti circa. Britos, assistito dai medici sociali Alfonso De Nicola ed Enrico D’Andrea (quest’ultimo già al suo fianco quando si operò al piede destro nella clinica Dexeus di Barcellona), nonchè dall’odontoiatra di fiducia, Valentino Tundisi, è entrato in sala operatoria a metà mattinata. Si è sottoposto all’ intervento con la massima serenità. E dopo alcune ore in osservazione ha fatto ritorno a casa. La frattura, determinata da uno scontro aereo con il compagno di squadra Inler verso la fine del primo tempo della gara con la Juventus, era composta per cui già non richiedeva tempi di recupero lunghi. Ma per consentirgli di poter lavorare sul campo senza problemi (e magari anche giocare a Verona con il Chievo) gli sono state applicate due micro-placche al titanio a protezione.Resta comunque alquanto improbabile un suo impiego al Bentegodi, peraltro contro un avversario a cui aveva fatto due gol: uno con la maglia del Bologna, l’altro con quella del Napoli, proprio al rientro dopo l’altro intervento, quello più delicato, al quinto metatarso del piede destro.
TROPPI KO – Decisamente poco fortunato l’uruguaiano durante la parentesi partenopea: quando stava per guadagnarsi sul campo i galloni da titolarissimo (sempre presente nelle ultime tre gare di campionato), un altro infortunio, seppure di minore entità. Ma il sudamericano con l’hobby della pesca, diventato papà da pochi giorni, ha un carattere di ferro. Riesce a reagire con lo spirito giusto ad ogni avversità. Non è tipo da abbattersi. E lo ha dimostrato dopo l’intervento al piede destro quando i compagni si preparavano per scendere in campo in Champions e lui lavorava in disparte (domeniche incluse) per accelerare la rieducazione. Anche stavolta è stato lui a tranquillizzare la moglie Virginia: «Tu pensa alla piccola Emilia, a me andrà tutto a posto in pochi giorni ». Il difensore ha ricevuto decine di sms mentre si trovava in clinica: da quello del presidente De Laurentiis, a quello dell’allenatore Mazzarri; dai compagni del Napoli, agli ex colleghi del Bologna. Britos, quest’anno s’era esibito con buoni risultati anche da centrale durante il periodo di squalifica di Cannavaro. Quattro partite di cui tre vittorie (a Siena, con la Roma e con il Palermo) ed un pareggio (a Firenze). Stava acquistando continuità di rendimento quando è arrivato il secondo kappaò in due anni. «Ma passerà anche questo» , avrebbe confidato il mancino di Montevideo entrando in clinica ieri mattina.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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