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Britos, il “gigante” sta crescendo

Piano, piano sta trovando il suo spazio anche Miguel Angel Britos. Il colosso uruguaiano sta finalmente   giocando con continuità. Dispiace che il valoroso Aronica debba, suo malgrado, accomodarsi in panchina,  ma Mazzarri è stato chiaro: Britos ha bisogno di continuità per poter ritrovare il ritmo partita e sicurezza nella sua nuova squadra. Lo scorso anno è stato pazzesco, con un infortunio rimediato a fine agosto (nell’amichevole in casa del Barcellona) e di fatto smaltito al 100% soltanto la primavera dell’anno dopo.  Praticamente, l’ex Bologna è stato quasi inattivo, nonostante qualche comparsata e anche un gol segnato, che quantomeno gli hanno tirato su il morale. Con la nuova stagione, però, le cose sono cambiate: Britos è entrato in squadra come acquisto vero e proprio della difesa, scalzando Aronica. E l’impatto del gigante uruguaiano non è stato semplice: il suo fisico imponente non lo rende agile e scattante, e quindi è visibile la differenza con il suo “predecessore”, il difensore siciliano. A ciò si è unita una condizione fisica non brillante, che ha evidenziato un avvio di stagione difficoltoso, con qualche impaccio, ma anche con prestazioni tutto sommato sufficienti, dove l’ex felsineo di certo non ha fatto danni. Nell’ultima partita con la Fiorentina il gigante si è difeso bene, andando a sopperire con tanto mestiere a qualche fanno sullo scatto, ma alla fine la sua prova è stata positiva, soprattutto nella seconda metà della ripresa, dove da solo ha arginato un paio di attacchi dei toscani, facendo valere i suoi centimetri e i suoi muscoli. «Nel primo tempo abbiamo subito il pressing della Fiorentina, le cose sono cambiate quando abbiamo segnato – ha commentato il difensore sul match di domenica – Montella già nella scorsa stagione ci aveva fatto uno scherzetto al San Paolo con il Catania, ma noi siamo una difesa affidabile, non so se la squadra è più forte dello scorso anno ma sono sicuro che stiamo giocando bene e ci stiamo mettendo il massimo impegno».  E se Britos vuol dire fiducia, il “nuovo innesto” della retroguardia azzurra sta acquisendo, quindi, sicurezza, ma anche un filo di spavalderia. La strada è quella giusta, anche se in molti devono essere convinti sul fatto che lui sia arrivato per una cifra superiore agli 8 milioni di euro nella passata stagione. Per qualcuno sono troppi, ma la stagione è appena cominciata e l’uruguaiano ha il tempo di dimostrare che quell’investimento è stato corretto. Anche perché le qualità ce l’ha. Altrimenti non sarebbe riuscito a giocare così bene nella ripresa della partita con la Fiorentina. Ha solo bisogno di credere nelle sue forze, altrimenti rischia seriamente di lasciare il posto nuovamente ad Aronica. Per il momento non è in discussione. Anzi, più gioca e più ha la possibilità di far ricredere tutti quelli che hanno criticato il suo acquisto. Ma come sempre, se  Mazzarri chiede un calciatore lo fa perché crede in lui. Altrimenti, per come è fatto, non l’avrebbe mai  scelto. E proprio per questo Britos spera di ripagare la fiducia del suo allenatore.

Fonte: Il Roma

La Redazione

M.V.

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