Sono in pochi, quattordici a Castelvolturno, ben tredici i nazionali del Napoli impegnati in giro per il mondo. Quelli rimasti a casa hanno l’occasione per dare segnali importanti a Mazzarri che in questi giorni darà uno sguardo particolare a tutti quelli finora meno impiegati.
Giorni importanti innanzitutto per Britos che ha recuperato dall’infortunio alla mandibola e sarà disponibile per il match di Sabato Santo contro il Torino. Il difensore uruguaiano proverà a riprendersi una maglia da titolare, quest’anno il suo rendimento è stato buono ma ancora una volta ha dovuto fare i conti con diversi infortuni. I suoi centimetri e la sua forza fisica sono caratteristiche importanti per la difesa azzurra che ha sbandato paurosamente contro l’Atalanta.
Proverà a mettersi in evidenza Rolando, il difensore portoghese che ha giocato in Europa League le due sfide contro il Viktoria Plzen, e in campionato la trasferta contro il Chievo Verona e gli ultimi minuti del match con l’Atalanta. Difensore esperto, anche lui difeso da Mazzarri e che cercherà di dare un contributo in questo finale di stagione. Acquistato a gennaio in prestito per dare più esperienza al reparto, a giugno si deciderà sul suo futuro: dopo l’ultimo periodo difficile vissuto con il Porto è a caccia di riscatto con il Napoli. Tra i difensori rimasti in gruppo c’è anche Grava, il difensore casertano ha dato grande prova di affidabilità contro il Catania quando marcò benissimo Gomez: uno di quelli del gruppo storico che chiamato in situazioni di emergenza non tradisce mai le aspettative.
Degli attaccanti è rimasto solo Calaiò, preso a gennaio dal Siena e in campionato impiegato solo nel finale di partita contro la Lazio all’Olimpico. Mazzarri lo considera un’alternativa a Cavani e fin qui gli ha dato pochissimo spazio. Ma anche la sua esperienza, magari a partita in corso, potrà essere importante in questo finale di stagione. Preso al posto di Vargas proprio per avere un attaccante più esperto da poter mandare in campo nei momenti di maggiore difficoltà.
A Castelvolturno anche Mesto, elemento dal minutaggio superiore rispetto agli altri perchè quest’anno rappresenta l’alternativa a Maggio sulla fascia destra. Il nazionale azzurro ha avuto diversi infortuni lasciando il posto vuoto a destra e così l’ex genoano ha trovato più spazio, oltre alle partite da titolare giocate quasi sempre in Europa League fino all’eliminazione contro il Viktoria Plzen. In gruppo a Castelvolturno c’è El Kaddouri che Mazzarri ha voluto tenere in gruppo ritenendolo utile in particolari finali di partita. Fu così a Siena, dal suo spunto nacque la rete di Maggio e nel finale dell’Olimpico contro la Lazio. Un elemento di qualità, capace di saltare l’uomo, un tasso d’imprevedibilità che può servire in determinati momenti.
C’è in gruppo Donadel, rimasto da quarto centrocampista nel gruppo Napoli, che, eccezion fatta per la prestazione dignitosa di Siena, ha poi sempre deluso nelle occasioni in cui è stato schierato in Europa League. Proverà a ritagliarsi qualche altra chance. E c’è Rosati, il portiere molto deludente in Europa League, che dovrà farsi trovare in caso di assenza di De Sanctis. Si andrà così avanti per una settimana: ieri il gruppo era composto da 14 elementi, ai titolari rimasti si sono aggiunti alcuni giovani della Primavera, la squadra di Saurini attesa a metà aprile alla finale di ritorno di coppa Italia contro la Juventus al San Paolo dopo il brillante pareggio allo Juventus Stadium.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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