“E’ stato assurdo, non ero sicuro se andare in area, poi mentre prendevo posizione mi è passato davanti un flash, il gol che avrei fatto dieci secondi dopo: come alla playstation quando provi gli schemi sul calcio d’angolo. L’ho visto prima nella mia testa e poi è andata bene. Ho colpito con la nuca, dietro, non ho neanche visto la palla entrare“. All’indomani della rete con cui ha regalato al Benevento il primo punto in Serie A, il portiere Alberto Brignoli è ancora emozionato nel raccontare la prodezza che ha rovinato il debutto di Rino Gattuso sulla panchina del Milan.
“Penso che Gattuso abbia rosicato, dai ci sta, al novantacinquesimo minuto…“, ha notato Brignoli, ospite di ‘105 Friends’ su Radio 105, raccontando di essere stato inondato di messaggi. “Quanti? Non lo so dire di preciso, ieri prima della partita avevo 5-6 mila follower su Instagram, ora sono 31-32 mila. Da dieci anni faccio il portiere, cerco di fare il massimo e verrò ricordato per un gol segnato“, ha detto il bergamasco classe 1991, che non ha intenzione di cambiare ruolo (“No, non ce la faccio a correre, non ho pazienza“, ha sorriso) e non nasconde l’ambizione di tornare alla Juventus, che lo ha acquistato tre anni fa, cedendolo in prestito a varie squadre. “Là ci ci sono Gigi (Buffon, ndr), Szczesny, io ho la fortuna di essere di proprietà della Juve, e al di là di tutto spero di tornarci ma è un percorso bello in salita“, ha ammesso, esprimendo solidarietà al collega milanista Gianluigi Donnarumma, fulminato dal suo colpo di testa: “Se fosse capitato a me avrei rosicato, ma lui è un campione – ha aggiunto -. Comunque in queste 15 partite me ne sono capitati di episodi in cui ho rosicato“.
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