Per la finale di Coppa Italia di domenica sera allo stadio “Olimpico” tra Napoli e Juventus, la direzione di gara è stata affidata a Christian Brighi della sezione di Cesena.
Brighi ha fatto il suo esordio in Serie A nel dicembre del 2003 in Sampdoria-Siena 2-1 e d’allora ha totalizzato 101 presenze nella massima serie con una media di circa un rigore ogni cinque partite ed una espulsione ogni tre.
In questa stagione sono state diciotto le gare dirette dall’arbitro romagnolo in Campionato ed una sola in Coppa Italia. Brighi ha disputato un buon campionato ad eccezione di qualche episodio, eclatante è il gol annullato ingiustamente in rovesciata ad Osvaldo anche se le colpe sono da distribuire tra l’arbitro e soprattutto l’assistente di linea.
Sono otto i precedenti del fischietto cesenate con il Napoli con un bilancio di tre vittorie, quattro pareggi ed una sola sconfitta. Impeccabile al suo esordio con i partenopei in Serie B nel match Napoli-Venezia 1-1 del dicembre del 2002. Ancora bene nelle altre due gare di B arbitrate da Brighi, Napoli-Verona 2-2 del gennaio 2004 e Napoli-Atalanta 0-0 nel novembre dello stesso anno, partita giocata nel nome di Diego Armando Maradona, a lungo invocato durante tutta la partita dalla tifoseria azzurra.
Nella sua prima in A con i partenopei Brighi conferma il suo cammino felice, sfoderando un’altra buona prestazione in Napoli-Catania 2-0 del novembre 2007. Arbitraggio molto discutibile invece quello di Atalanta-Napoli 3-1 del novembre 2008, Brighi sbaglia quasi tutto ai danni di entrambe le squadre, espelle al 21′ del secondo tempo Zalayeta per due cartellini gialli molto discutibili e ammonisce solamente Manfredini sul fallo da rigore ai danni di Lavezzi, manca molti gialli e ne mostra altri quando non è il caso, facendo meritare al direttore di gara un voto ampiamente sotto la sufficienza. Genoa-Napoli 0-1 del dicembre 2010, l’arbitro di Cesena dimostra che la partita di Bergamo è stato solo uno spiacevole episodio e dirige una gara in linea con la sua ottima media. Due i precedenti di questa stagione, il primo è Napoli-Bologna 1-1 dello scorso gennaio, Pulzetti in area colpisce in pieno volto il Matador Cavani, ma l’arbitro lascia correre, negando così un calcio di rigore ai partenopei che riusciranno a riacciufare il pareggio solo al 74′, quando il direttore di gara vede un tocco di mano di Perez in area ed assegna la massima punizione, trasformata dallo stesso Cavani. Il secondo è Napoli-Cagliari 6-3, una buona prestazione da parte del direttore di gara in una partita dal basso coefficiente di difficoltà.
Brighi è un arbitro d’esperienza, che ha vissuto una buona annata ed è positivo anche il suo cammino con gli azzurri. Quindi ci auguriamo che domenica sera a prevalere sarà solo la prestazione delle due squadre e che si chiuda degnamente una stagione segnata dalle polemiche arbitrali.
Raffaele Di Guida
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