Brutto, sporco e cattivo. Ma efficace. Questo è il Milan nella notte di Brescia: una squadra che soffre per lunghi tratti, ma che sa resistere e colpire al momento opportuno, quando l’avversario abbassa la guardia e traendo il meglio dal suo miglior giocatore anche quando non fa la partita della vita. La squadra di Stefano Pioli torna a casa con un 1-0 prezioso che vale il terzo successo consecutivo, quarto se consideriamo la Coppa Italia. Un filotto fin qui mai visto in questa stagione e che vale il momentaneo sorpasso al Cagliari al sesto posto.
TORNA CALHANOGLU, REBIC IN PANCHINA Torna Calhanoglu che recupera dall’infortunio. Il turco prende il posto di Bonaventura, mentre il match winner contro l’Udinese, Rebic, parte dalla panchina. Kjaer è preferito a Musacchio, non ancora al meglio. Brescia senza lo squalificato Balotelli, Corini punta su Ayé.
BRESCIA SFORTUNATO, IBRA SPRECA UN GOL FATTO Primo tempo senza reti al “Rigamonti” fra Brescia e Milan. E risultato che starebbe stretto al Brescia. Rossoneri (ancora una volta in completo nero) che hanno sofferto spesso la manovra dei padroni di casa, per lunghi tratti anche dominatori della partita nonostante la pesante assenza di Balotelli, squalificato. Il suo sostituto, Ayé, ha avuto l’occasione più grossa della partita al 34′ con un colpo di testa che ha severamente impegnato Donnarumma. Costantemente pericoloso Torregrossa, che costringe Kjaer dopo due minuti a un fallo che gli costa il cartellino giallo. L’attaccante svaria sul fronte offensivo dando l’impressione di poter sempre far male. Ispirato come sempre Tonali, luce delle rondinelle. Milan fin qui sottotono: recrimina per un mani in area di Bisoli su tiro di Ibrahimovic, ma il braccio è attaccato al corpo. Lo svedese si fa vedere in un paio di occasioni, prima con un colpo di testa debole e poi sprecando nel finale della prima frazione di gara una facile occasione da gol. Servito sulla sinistra da Théo manda clamorosamente fuori da due passi.
IL CAMBIO DELLA PROVVIDENZA Secondo tempo con il Brescia ancor più dominante. Segna anche con Torregrossa ma il fuorigioco strozza in gola l’urlo dei tifosi. Donnarumma è presente e in alcune circostanze anche superlativo. Pioli prova a cambiare uomini e modulo: fuori al 58′ un Leao poco ispirato, dentro Rebic e spazio al 4-2-3-1. Tredici minuti dopo il gol proprio del croato, abile a farsi trovare pronto su una carambola da traversone basso di Ibrahimovic. È il terzo gol in campionato, ancora pesantissimo. Segna anche Castillejo, ma un fuorigioco di Ibrahimovic sugli sviluppi dell’azione ferma tutto. Il Brescia che ha speso tante energie è sulle gambe concedendo maggiori spazi agli avversari, che danno la sensazione di poter raddoppiare.
Il risultato condanna un buon Brescia che resta terzultimo in classifica e che fatica tremendamente a far punti in casa. Le prestazioni però ci sono e questo induce almeno all’ottimismo.
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