Un’Italia maiuscola quella vista stasera a Ginevra: è mancata, come si suol dire, solo la vittoria finale. Gli uomini di Prandelli hanno iniziato bene, salvo poi rientrare negli spogliatoi sotto di due reti: una punizione troppo grande per la bonarietà della prestazione di De Rossi e compagni. Prandelli aveva inizialmente disegnato un 4-3-1-2 con Giaccherini, fantasma nella Juventus (nonostante l’importantissimo gol recentemente segnato al Catania) ma sempre molto considerato dal ct, nel ruolo di trequartista atipico, col compito di mordere e ripartire negli spazi.
Gli azzurri sprecano troppo, con Maggio che cicca in area, Osvaldo che sviene dinanzi lo sguardo dell’ex Inter Julio Cesar e Balotelli che non riesce (inizialmente) a sfondare. Quando di fronte hai i brasiliani, però, gli errori si pagano caro e così un terribile uno-due firmato Fred (tap-in intelligente dopo un cross lungo dalla sinistra mal rinviato da Bonucci di testa) e Oscar (grande azione in collaborazione con Neymar in un fazzoletto di campo) rischia di spezzare le gambe ai nostri. Nella ripresa la musica, ergo la prestazione, non cambia, ma il risultato sì: l’Italia continua a macinare gioco e grazie all’ingresso di El Sharaawy e soprattutto di Alessio Cerci, mette alle corde i verdeoro. Il 4-3-3 azzurro è puro spettacolo: Balotelli riesce a dialogare che è un amore con i suoi ispirati compagni di reparto (mentre è apparso un pò fuori forma il romanista Osvaldo), Giaccherini rende meglio da mezz’ala e Montolivo e De Rossi, con le ali larghe, hanno più ampiezza di campo per poter sfruttare la loro visione di gioco. Proprio il centrocampista giallorosso riesce ad accorciare le distanze al minuto 54, sugli sviluppi di un angolo. Manco il tempo di esultare e l’Italia, galvanizzata dalla rete di De Rossi, riesce a rimettere il risultato in parità. Questa volta è il momento di togliersi il cappello: Mario Balotelli controlla un pallone a 20 metri dalla porta di Julio Cesar, mira all’angolino alto alla sinistra dello stesso e lo trova con un collo-interno spaventoso per classe e precisione. Standing ovation per lui.
Alla fine, alla voce occasioni da gol, gli azzurri arrivano a quota 10, sfiorando più volte un vantaggio che, ai punti, avrebbero meritato (di Balotelli e Bonucci le occasioni più nitide). In questi casi, il risultato, però conta poco e nulla: i messaggi dal campo sono ottimi. Meno buoni i messaggi arrivati invece a Scolari: il suo Brasile ha tanta qualità, ma tra un’accozaglia di campioni ed una squadra “vera” ci passa una galassia. Tra i migliori di sicuro il mediano Fernando, ordinato soldato del Gremio classe ’92 che tanto piace al Napoli. Napoli che può tirare un sospiro di sollievo: Christian Maggio, tra i migliori prodotti del quadriennio Mazzarri, pur non essendo ancora al top, sta dando chiari segnali di ripresa, nonostante questa sera si sia calato in un ruolo (terzino puro) non propriamente suo.
Brasile-Italia 2-2. Ecco il tabellino completo del match di Ginevra con i giudizi di IamNaples.it:
BRASILE (4-3-3): Julio Cesar 6; Dani Alves 5.5, David Luiz 5, Dante 5.5, Filipe Luiz 5.5 (77′ Marcelo sv); Hernanes 6 (91′ Luis Gustavo), Fernando 6.5, Oscar 6 (61′ Kakà 5.5); Hulk 6 (85′ Jean Vanderlei sv), Fred 6 (69′ Diego Costa sv), Neymar 5.5. All. Scolari
ITALIA (4-3-1-2): Buffon 6; Maggio 6, Barzagli 6, Bonucci 6, De Sciglio 6 (74′ Antonelli sv); De Rossi 7 (80′ Diamanti sv), Pirlo 5.5 (45′ Cerci 7), Montolivo 6; Giaccherini 6 (67′ Poli 6); Balotelli 7 (82′ Gilardino sv), Osvaldo 5 (45′ st El Sharaawy 6). All. Prandelli
ARBITRO: Sign. Studer (SVI)
MARCATORI: 33′ Fred (B), 42′ Oscar (B); 54′ De Rossi (I); 57′ Balotelli.
NOTE: Ammoniti Fred, Hernanes e Filipe Luiz (B) e Maggio (I).
A cura di Mirko Panico
