Sfida per il primato tra due delle formazioni più spettacolari di questi mondiali all’Arena Corinthians, 8 i goal realizzati dalla formazione allenata da Louis Van Gaal privi del proprio marcatore principe Van Persie, 5 quelli della Roja di Sampaoli guidata dal tandem Sanchez-Vargas. Prima mezz’ora di vivace studio tra le due formazioni, nessuno vuole perdere i privilegi del primato del girone B, un secondo posto vorrebbe dire affrontare probabilmente il Brasile, che certo non è lo spauracchio dei primi giorni ma resta sempre la squadra di casa e la favorita del torneo. E’ al 40’ infatti il primo vero brivido, con Robben che prova a spaccare la partita con un coast to coast di 40 metri fino alla conclusione di sinistro di poco a lato alla sinistra di Bravo. Partita difficile fino a questo momento per Edu Vargas che gioca da centravanti, il ruolo che ne ha espresso meglio le qualità in 15’ finali con l’Australia e nel match contro la Spagna, la partita è molto bloccata, il Chile prova a far girare in maniera intelligente il pallone per trovare varchi nella difesa Orange che gioca molto bassa e riparte con la velocità di Robben e Lens, interessante il ruolo di Kuyt, schierato come esterno alto nel 4-2-3-1 si sta rivelando molto più utile in fase difensiva, quasi da tornante aggiunto, con delle chiusure molto efficaci. Il secondo tempo è tutta un’altra storia, le squadre si allungano e provano a vincere, specie il Chile che non ha altra soluzione che la vittoria per ottenere il primato visto che la differenza reti premia gli orange di Van Gaal che prova a rallentare i ritmi prendendo anche i fischi dell’Arena Corinthias con un palleggio tra i difensori. Sanchez però è indiavolato ed è la vera spina nel fianco per la difesa olandese, prima si vede negare un rigore al 63’ dopo aver anticipato un’uscita avventurosa di Cillessen, lo stesso portiere orange poi gli nega il vantaggio respingendo con i pugni dopo un’azione travolgente e un tunnel ai danni di Lens. Al 73’ entra anche il mago Valdivia per dare maggior brio all’attacco cileno ma la beffa arriva al 77’ con il neo entrato Fer, al posto di Sneijder, che di testa sfrutta un cross dalla trequarti di Janmaat e la dormita colossale della difesa del nazionale del c.t. Sampaoli. Il Cile si butta in avanti e tenta il tutto per tutto inserendo anche Pinilla per dare maggior peso all’attacco, l’Olanda difende a 5 negli ultimi minuti per trovare maggior solidità. Allo scadere è Depay, entrato al 69’ al posto di Lens a chiudere la partita con un contropiede avviato da De Jong per Robben che mette in mezzo per il giovane centrocampista del PSV che a porta sguarnita non sbaglia. Vittoria e primato per l’Olanda che conclude il girone a punteggio pieno dimostrandosi tra le grandi quella con maggiore continuità nel gioco e nei risultati. 81’ per un evanescente Edu Vargas, sostituito dal centravanti del Cagliari Pinilla, che confermano il problema di continuità dell’attaccante cileno che dopo un’ottima partita con la compagine spagnola dove era stato anche decisivo con il goal che aveva aperto le marcature, si perde tra le linee olandesi nella partita successiva senza mai incidere con decisione nel match.
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