Ariedo Braida, ds della Cremonese ed ex dirigente di Milan e Barcellona, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio 1 Station. Queste le sue parole:
“Gattuso? Quando i risultati sono così altalenanti, purtroppo, le critiche arrivano, non solo per Rino, ma per tutti. Soprattutto se sei alla guida di una squadra di vertice. Le squadre di vertice devono vincere, e se ciò non accade è normale che gli allenatori vengano messi in discussione. Rino sta facendo un’esperienza molto importante che lo formerà per il futuro. Di certo è stato anche molto sfortunato con i numerosi infortuni dei suoi calciatori che, alla fine, hanno influito sulle prestazioni. Quando in campo mancano giocatori di esperienza e solidità, sulla lunga paghi lo scotto. Osimhen, ad esempio, è un giocatore importantissimo, ma è mancato per molto tempo. Di conseguenza sono mancati i suoi gol ed i punti che avrebbero portato. Quando a fine anno tiri le somme, i numeri ti condannano. Poi non ho capito la gestione Milik: è un goleador di quelli difficili da trovare in giro, e perderlo così è stato un grande danno. La situazione andava gestita meglio. Sondaggi di De Laurentiis? Il Borussia Dortmund ha già annunciato l’allenatore della prossima stagione, nonostante ora ci sia ancora Terzic, il quale sta facendo bene. I sondaggi del presidente non possono e non devono aver influito sulle prestazioni della squadra. Il calcio è questo: se non arrivino i risultati ci si può e deve guardare intorno. L’allenatore deve pensare solo a fare bene il suo lavoro. Nonostante tutto, credo che Gattuso abbia lavorato bene, considerate tutte le assenze avute in questa stagione. Dove vedo il Napoli a fine stagione? C’è da lottare tanto per raggiungere il quarto posto, l’allenatore deve dare la giusta identità e determinazione. I piccoli cali di concentrazione, a fine anno, si tramutano in punti persi, dunque Gattuso deve essere bravo a tenere sempre alto il livello di attenzione. Rinnovo? Se De Laurentiis ha fiducia in lui, deve rinnovarlo già da ora, senza aspettare fine stagione. Se non ha più fiducia, è giusto che le strade si separino, ma a fine stagione. Chi prenderei al suo posto? Juric, De Zerbi ed Italiano stanno facendo delle cose molto importanti sulle loro rispettive panchine. Sono allenatori emergenti e credo che potranno fare bene anche in futuro. Calcio senza pubblico? Non mi regala più emozioni: ogni partita sembra un allenamento. Ormai non esiste più il fattore campo, manca la passione del pubblico. Speriamo finisca quanto prima”.
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