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Braglia suona la carica: “Juve Stabia, ora tocca a te”

Braglia: Non siamo ancora un gruppo compatto, ma ci salveremo Pensiamo a fare bene col Siena. Diop? Non discuto con un ragazzino

CASTELLAMMARE DI STABIA – (Lps) Sorridente, burlone (scherza con l’inquadratura della telecamera) ma pungente e riflessivo come pochi. Il Piero Braglia, versione pre-gara, regala agli addetti ai lavori una conferenza scoppiettante ravvivando l’ambiente dopo le tre sconfitte consecutive. Alla domanda di rito sull’inizio senza punti in classifica risponde ironico: «Allora girate il dito nella piaga? – esclama prima di far partire la sua disamina -. E’ chiaro che non siamo contenti di come è iniziata la stagione. Abbiamo una rosa che sulla carta è competitiva ma per dimostrare di essere più forte di quella che si è salvata l’anno scorso o due anni fa, deve dimostrarlo sul campo. Dobbiamo riuscire a mettere la voglia e la grinta che mostriamo in casa anche lontano dal “Menti».

SPIRITO DI GRUPPO – «A Pescara abbiamo meritato di perdere, a Reggio Calabria siamo stati ingenui ed abbiamo regalato tre gol alla Reggina, e non è stata colpa del portiere, come ho letto, ma di tutti». Il sorriso sul suo volto, solo per un attimo, lascia spazio ad un’amara riflessione: «Non siamo ancora una squadra perché ognuno, per ora, pensa solo al suo orticello e così non si va da nessuna parte. Appena saremo un collettivo compatto e unito anche in partita, cambieremo marcia». Ironico e riflessivo ma battagliero come sempre, il tecnico grossetano, prima torna sul caso, già risolto, legato ad Abou Diop: «Non mi metto a discutere con un ’93 appena affacciatosi al mondo del calcio. Dovrà imparare molte cose, ma il ragazzo si è scusato, ha preso la multa, e per me è finita lì. E’ a disposizione, ora deciderò se utilizzarlo, mandarlo in panchina o in tribuna. In passato, c’è chi ha fatto peggio ma dopo un paio di panchine e tribune li ho utilizzati di nuovo, perché se mi serve il suo apporto, non sono mica scemo, lo metto in campo».

SALVEZZA -Poi sfida tutti con delle parole emblematiche del suo pensiero: «State tranquilli, ci salviamo. Non siamo inferiori a dieci-dodici club del nostro campionato, dobbiamo solo metterci in forma perché gli ultimi arrivati, purtroppo, non li hanno fatti allenare in ritiro come facciamo noi con tutti».

La società, come annunciato dal dg Clemente Filippi, premierà prima della sfida con il Siena i canottieri stabiesi del Circolo Nautico Stabia, Vincenzo Serpico, Francesco Schisano, Enrico D’Aniello e il mitico “Peppiniello” Di Capua, medagliati agli ultimi mondiali in Corea del Sud.

 

La Redazione

G.D.

Fonte: Corriere dello Sport

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