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Braglia: «Sono stufo, quando gli arbitri sbagliano ci mettano la faccia»

«È la seconda volta che accade a casa nostra: il regolamento deve essere uguale per tutti»

Stavolta parla senza peli sulla lingua. Il suo è un vero e proprio attacco al signor Ciampi di Roma 1. «La Juve Stabia non ha giocato bene – sbotta Piero Bragliasul primo gol abbiamo commesso un errore gravissimo tenendo in gioco il loro attaccante, ma onestamente sono stufo di certe cose, ne ho le scatole piene. Non è possibile che ci sia un regolamento che non deve valere in egual modo per noi e per gli altri. Quando si perde, noi ci mettiamo la faccia, certi signori forse dovrebbero cominciare ad avere il coraggio di ammettere i propri errori».
Chiarissimo il riferimento al rigore non concesso per il fallo di mani di Buzzegoli su cross di Acosty nel primo tempo, ed a quello accordato al Novara nella ripresa: «È la seconda volta che accade in casa nostra. Un avversario con le mani larghe, perché tali erano, tocca in area e non accade nulla, noi saltiamo, con le mani unite in barriera, su una punizione, e dobbiamo subire certe decisioni… L’arbitro ha inciso e non poco sulla gara. Fossimo andati in vantaggio, l’epilogo sarebbe stato ben altro».
Qualche scelta del tecnico, al di là degli errori dei singoli, stavolta non ha convinto: «Scognamiglio fuori? Aveva fatto solo tre allenamenti. Quanto a Mezavilla a ridosso di Cellini, era una cosa provata già in precedenza. Ma dopo dieci minuti Adriano è tornato dietro. Zito è uno che per quello che ha fatto qui merita solo rispetto. Ed un tempo in campo non è la stessa cosa degli ultimi quindici minuti».
Aglietti ha vinto la sua personale partita a scacchi con Braglia: «È stato un duello a distanza che mi ha entusiasmato – sorride – ce la siamo giocata soprattutto sugli esterni. Lui aveva provato con Acosty su Colombo, ma quando ho spostato Crescenzi loro hanno avuto qualche problema. Abbiamo vinto una gara importante contro una squadra forte. Obiettivi? Sempre lo stesso, conquistare quanto prima i punti per la permanenza in categoria». Deluso Agyei, al rientro dopo l’infortunio e la sofferenza in panchina: «Purtroppo non siamo stati gli stessi di Vicenza – dice – L’arbitro? Sicuramente non ci ha favorito, ma non eravamo la solita Juve Stabia».
A fine gara attimi di apprensione per Caserta che, in seguito al lieve malore a fine partita, è stato trasportato all’ospedale San Leonardo, dove gli è stata diagnosticata un’affezione da virus gastro-intestinale. Poco dopo è stato dimesso. A Giuseppe Figliomeni, invece, sono stati apposti sei punti di sutura alla ferita che si è procurata alla testa in seguito a scontro di gioco con un avversario.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

 

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