CASTELLAMMARE DI STABIA (Lps) – Torna a parlare trentatrè giorni dopo l’ultima volta e lo fa senza peli sulla lingua, come il suo personaggio impone di fare visto lo stile sempre aperto al dialogo. Piero Braglia si è espresso come non gli accadeva del 21 settembre nel post gara di Cittadella, guarda caso l’ultima e unica vittoria stagionale, ed esordisce assumendosi tutte le responsabilità: « Se siamo ultimi in classifica le colpe sono di tutti e per primo mi prendo le mie. Ho sbagliato e non ho nessun problema a dirlo. Da venti giorni mi sta piacendo come ci alleniamo e anche come sto affrontando la situazione, purtroppo per ora i risultati sono questi ».
Castori, Pea, Gautieri e anche Calori, tanti sono i nomi di allenatori accostati alla Juve Stabia, il tecnico toscano è ben saldo sulla panchina anche se con l’Empoli potrebbe essere la sua ultima possibilità: « Se mi volevano remare contro, a Padova avremmo preso almeno quattro gol. La squadra ha dimostrato tutt’altro. Essere ancora l’allenatore della Juve Stabia mi fa capire come questa sia una società come ce ne sono poche in giro. Da altre parti mi avrebbero già cacciato, qui non è stato fatto perché credono in me. Vedere la classifica mi fa girare le scatole; voglio finire il mio lavoro qui lasciando la squadra dove l’ho portata, vale a dire in B ».
Problemi atletici, mancanza di personalità e poca fiducia nei propri mezzi, il tecnico dà la sua versione dei fatti: « Troppe prime donne? Ad avercene, purtroppo qui sono tutti bravi ragazzi che devono essere aiutati a venir fuori da questo momento perché non sappiamo sostenere qualche pressione, figurarsi se queste siano continue e giustificate dalla mancanza di risultati ».
Braglia ci tiene anche a specificare la questione del preparatore atletico, carica che ricoprono Francesco Capistrano e, in aggiunta da quest’anno, Raffaele La Penna: « E’ sempre lo stesso (parlando di Capistrano) con chi si è aggiunto che sta dando una mano. Altro non me ne importa e non credo che sia solo un problema fisico poiché Contini, Scozzarella e Lanzaro sono arrivati dopo, a fine mercato. Ogni settimana abbiamo avuto un problema diverso vedi gli infortuni di Ciancio, Mezavilla, Jidayi e Caserta e poi ciò che è sopravvenuto al nostro capitano a cui sono vicino moralmente. Lo abbiamo perso per un bel po’ di tempo, è dura subire ciò che gli è capitato con la perdita di suo fratello ».
L’allenatore delle vespe non si fascia ulteriormente il capo e nonostante un calendario proibitivo (le prossime quattro gare si giocheranno contro compagini di alta classifica) affronta il tema Empoli: « E’ uno dei peggiori avversari che potevamo trovare sulla nostra strada in questo momento. Ormai vanno a memoria e con il 4-3-1-2 hanno trovato il loro assetto ideale. Maccarone e Tavano? Loro sono delle certezze ma mi preoccupa molto di più un atleta che salta l’uomo come Croce, o anche Valdifiori e Verdi. Dovremo fare un’impresa, ma mi aspetto di vedere una prova di carattere ».
Le ultime parole sono legate a Vitale e Contini, i più criticati: « Luigi sta pagando il fatto di giocare a casa, per lui la pressione è ancora più forte. Matteo non è stato bene e per questo non ha giocato a Padova. Di comune accordo abbiamo studiato un lavoro specifico per farlo tornare in forma ».
Fonte: Corriere dello Sport
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