Non gli è piaciuta la prestazione, di certo ha apprezzato la reazione e il pareggio giunto nel finale.
Braglia, come ha visto la sua squadra?
«Ci hanno messo cuore, è innegabile, non volevano perdere. Ma questa non è la Juve Stabia che conosco io. I calciatori devono fare i calciatori, al di là del fatto che ci fa piacere incontrare i tifosi e che ci facciano sentire quanto tengono ad una partita, bisogna restare calmi, e con i piedi ben saldi a terra».
Cosa vuol dire?
«Abbiamo sbagliato troppe cose, giocando alti, una cosa che non possiamo permetterci. E poi c’era qualcuno che forse ha frainteso credendo di essere diventato troppo bravo e di poter risolvere le partite da solo».
E la polemica con Auteri?
«Non ho mai parlato della Nocerina, ma di una situazione in generale. Io ho i miei problemi qui da risolvere, figuriamoci se penso anche ai loro».
Cos’ha detto alla squadra nell’intervallo?
«Semplicemente che dovevano smetterla di farsi del male da soli, che avrebbero dovuto cominciare a fare le cose semplici, scrollandosi da dosso il nervosismo con cui erano scesi in campo e che avevano pagato per tutto il primo tempo. Ho chiesto loro di provare a risollevarci ed a vincere la partita, perché a me proprio non andava di perderla».
Contento per il pubblico?
«Il vero spettacolo, in certi momenti, è stato più quello sugli spalti che non la partita in sé. Spero di vedere sempre il Menti così pieno».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
